Una recita di Natale a numero chiuso. Sì per i genitori, no invece per i nonni, gli zii e tutti gli altri parenti. A Cabras c'è malumore in vista della tradizionale recita di Natale dei bambini della scuola dell'infanzia, in programma lunedì 22 dicembre alle 10. Il programma prevede che la recita si tenga nell'edificio scolastico e non al centro polivalente di via Tharros, molto più grande e che da sempre ospita recite, concerti e tanto altro.

A sollevare il problema è il consigliere di minoranza Antonello Manna: «La tradizionale recita, che da sempre si svolge presso il centro polivalente, quest'anno si terrà all'interno della scuola. Una scelta che sta creando non pochi disagi ai bambini e alle loro famiglie. Per evidenti limiti di spazio, potranno essere presenti esclusivamente i genitori, escludendo nonni, zii e altri familiari che ogni anno hanno sempre partecipato a questo importante momento di festa e condivisione. Una situazione  - continua Manca - che sembra essere il risultato di attriti tra l'amministrazione comunale e la dirigenza scolastica, come sottolinea Manca, che ritiene inaccettabile che i contrasti istituzionali ricadano sui bambini, privandoli di un evento simbolico e significativo come la recita natalizia».

«Il Natale dovrebbe essere un momento di unità, collaborazione e attenzione verso i più piccoli. Per questo motivo, spero che si possa superare rapidamente ogni divisione e individuare una soluzione che metta al centro l’interesse dei bambini e delle famiglie, restituendo serenità a un appuntamento tanto atteso dalla comunità». Interviene una mamma: «Tra i bambini e le maestre è chiaro che all'interno ci possono stare solo i genitori. È un vero peccato. È un vero caos. Che delusione. Il centro polivalente sarebbe stato una soluzione ottimale, anche per una questione di sicurezza, vista l'influenza che circola. Lunedì saremo tutti molto vicini». 
Queste le parole del sindaco di Cabras, Andrea Abis: «Ho appreso solo ora di questa situazione. A me la scuola non ha chiesto nessuna disponibilità. Ora parlerò con il dirigente». 

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