Per il campeggio comunale di Is Arutas, chiuso ormai da diversi mesi, presto inizierà una nuova vita. Il capo ufficio tecnico del Comune di Cabras, Giuseppe Podda, ha firmato un'ordinanza per lo sgombero dei beni presenti all'interno della struttura di proprietà del Comune e gestita fino a pochi mesi fa dalla Spinnaker Service. Ma ha anche delegato due dipendenti dell'Area 4, e cioè l'ingegnere Lucia Marini e il geometra Marco Salvatore Figus, a essere presenti durante l'asporto di tutta l'attrezzatura.

Si tratta dell'ultima fase prima di pensare ad una nuova gestione.  L'ex concessionaria ha già iniziato a portare via i beni, come anche gli utenti stagionali.

«E ora termineremo l'operazione - spiega il primo cittadino di Cabras, Andrea Abis - Un intervento non semplice iniziato mesi fa. Prima c'è stato lo sgombero da parte della polizia locale, a giugno, poi abbiamo iniziato con la restituzione dei beni. Per ogni oggetto, piccolo o grande che sia, serve una relazione dettagliata da parte del Comune».

A fine febbraio il Comune di Cabras ha rescisso il contratto con la società Spinnaker Service che ha gestito la struttura per anni. Questo perché, come si legge nella determina firmata dal capo ufficio tecnico Giuseppe Podda alcuni mesi fa, «la società è inadempiente all'obbligo del pagamento del canone non avendo corrisposto i canoni di concessione per le annualità 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024, per un totale di 183 mila e 474 euro».

Ma anche perché «la concessionaria, nonostante diffidata più volte, non aveva proceduto alle opere di manutenzione e adeguamento della struttura ritenute necessarie per il funzionamento e la sicurezza della stessa, così come disposte a seguito di vari sopralluoghi effettuati dall'ufficio».

L'amministratore legale Stefania Musiu aveva respinto subito tutte le accuse presentando un ricorso al Tar. Il Comune intanto ora è al lavoro per concludere l'iter prima di regalare al campeggio una nuova vita. «La prima partita da vincere è però il trasferimento o la sospensione dell'uso civico presente nel campeggio - spiega Abis - un problema che fino ad oggi non era mai stato affrontato ma che c'è. Quindi con la Regione dobbiamo capire come intervenire. Poi ci sarà la seconda partita importante, e cioè l'affidamento. Stiamo parlando di un investimento di milioni di euro, chi entra deve avere delle garanzie importanti, servono imprenditori del settore. Il bando sarà studiato da esperti in materia. Non possiamo più rischiare di perdere denaro e di lasciare allo sbando una struttura così importante».

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