04 gennaio 2017 alle 20:21aggiornato il 04 gennaio 2017 alle 20:25
Cabras: é guerra tra Area marina protetta del Sinis e pescatori
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Furiosi più che mai. Soprattutto ora che non hanno potuto vendere i ricci come succedeva gli altri anni durante le festività natalizie, quando la richiesta è sempre stata maggiore. I ricciai di Cabras non si danno pace. Da quando il Ministero ha deciso di vietare la raccolta all'interno dell'Area marina protetta del Sinis per la poca presenza di esemplari, i pescatori hanno più volte chiesto di poter lavorare, ma la risposta è sempre stata la stessa: no. Tradotto: mute ancora appese e portafogli vuoti. Ora però gli operatori tentano l'ultima carta prima di invadere abusivamente lo specchio d'acqua. «Vogliamo subito un incontro con i tecnici del Ministero che hanno detto no alla pesca dei ricci - urlano a gran vode gli operatori -. Siamo noi che abbiamo il diritto di spiegare la situazione dei fondali. Ci sono molti più ricci di quel che l'Amp dice». E in attesa di questo incontro giovedì hanno deciso di bloccare l'ingresso in Municipio dei dipendenti comunali.
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