Bosa, canale fantasma a s’Aladerru: a processo il commissario ad acta
Il procedimento è legato alla mancata realizzazione del progetto che avrebbe dovuto risolvere i rischi idro-geologiciPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il canale s’Aladerru avrebbe dovuto risolvere gran parte de rischi idrogeologici di Bosa. Finora però il progetto sembra aver portato solo guai giudiziari.
Un anno fa l’inchiesta della Procura di Oristano era sfociata in cinque decreti penali di condanna all’ex sindaco e ad altri amministratori che avevano fatto opposizione. Da quel fascicolo ne era stato aperto un altro ai danni del commissario ad acta nominato dalla Regione.
Nei giorni scorsi si è aperto il processo contro Carlo Carrias, difeso dall’avvocato Roberto Nati, a cui viene contestato il rifiuto d’atti d’ufficio. Secondo il pm Marcello Floris, il commissario non avrebbe adottato tempestivamente il provvedimento per cui era stato nominato.
Davanti alla giudice Francesca Falchi sono stati sentiti i primi testimoni, il processo è stato rinviato al 31 ottobre.
La vicenda riguarda la realizzazione del canale, un progetto che non riusciva mai ad avere il via libera dal Consiglio: conflitti di interesse per via di legami fra i proprietari delle terre da espropriare e i vari amministratori di turno, finivano per bloccare l’iter. Da qui l’arrivo del commissario.
I decreti penali (tutti impugnati) erano arrivati all’ex sindaco Piero Casula, all’attuale vicesindaco Federico Ledda, all’assessora Maura Marongiu e alle ex colleghe di Giunta Paola Pintus, Maria Giovanna Campus e all’ex consigliera Maria Carmen Mariani.