Ardia di Sedilo, interrogazione al ministro Abodi: «Regole troppo rigide, serve equilibrio»
Pietro Pittalis (Forza Italia): «Necessario trovare modalità che garantiscano la sicurezza ma senza mettere a rischio la tradizione»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Sardegna alza la voce in difesa delle sue radici.
Pietro Pittalis, deputato e segretario regionale di Forza Italia, ha presentato un’interrogazione al ministro per lo Sport Andrea Abodi per chiedere modifiche al decreto dell’8 gennaio 2025, che impone nuove regole per gli eventi con cavalli al di fuori degli impianti sportivi autorizzati. Nel mirino c’è in particolare l’impatto che il provvedimento potrebbe avere su una delle manifestazioni più identitarie dell’isola, l’Ardia di Sedilo, ma le conseguenze rischiano di ricadere anche sulla Sartiglia.
Secondo l’azzurro, le nuove regole impongono protocolli di sicurezza «eccessivamente rigidi», che non tengono conto della natura storica e religiosa la secolare corsa equestre che si tiene ogni anno il 6 e 7 luglio in onore di San Costantino.
«Le prescrizioni del decreto rischiano di
rendere di fatto impossibile lo svolgimento dell’Ardia, snaturandone l’essenza rituale e compromettendone la continuità» , sostiene Pittalis. E l’Ardia, ribadisce, «è una manifestazione religiosa, organizzata dal parroco di Sedilo. Non prevede vincitori né premi. I cavalli non appartengono a federazioni sportive e sono iscritti solo all’UNIRE».Da qui la richiesta di mediazione: «Ho chiesto al Ministro quali misure intenda adottare per consentire lo svolgimento dell’Ardia e di manifestazioni analoghe in condizioni di sicurezza, ma nel rispetto delle loro specificità storiche e culturali». «L’Ardia – conclude Pittalis – è un patrimonio immateriale di straordinario valore. Il Governo individui un equilibrio tra tutela della sicurezza pubblica e salvaguardia delle tradizioni popolari».