Da un lato l’impegno a rivedere direttive e finanziamenti per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto, dall’altro quello di riconoscere di Oristano e Marrubiu come aree ad alto rischio ambientale.

Sono le richieste che sottoporrà all’attenzione della Regione l’Amministratore straordinario della Provincia, Battista Ghisu, che nei giorni scorsi ha incontrato l’associazione Ex Esposti, presieduta da Giampaolo Lilliu.

«Di amianto si muore e non bisogna abbassare la guardia - ha osservato Ghisu - Occorre avviare un processo di sensibilizzazione tenuto conto che nel territorio sardo Oristano e Marrubiu sono i due siti principali sedi di fabbriche mai bonificate. Occorre che lo Stato e la Regione riconoscano questi due siti a rischio ambientale».

Durante l’incontro Lilliu ha richiamato le istituzioni ad una maggiore sensibilità perché «la fibra killer è ovunque». Per Ghisu «occorre aumentare notevolmente gli importi dei contributi e incentivare i cittadini a rimuovere e smaltire l’amianto».

Dalla Provincia anche l’impegno a pubblicare un nuovo bando: l’ultimo è del 2022. «A fronte di 2 milioni e mezzo, abbiamo concesso contributi per circa 700 mila euro a 593 cittadini che avevano presentato domanda - ha spiegato il dirigente Raffaele Melette - ora stiamo per esaurire la graduatoria, i tempi sono lunghi e molti hanno anche rinunciato».

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