Omicidio Mameli: la vita spericolata di Migali, “collezionista” di Daspo Urbani
Il 28enne sospettato del delitto di Bari Sardo comparirà lunedì davanti al gip per l’udienza di convalida dell’arrestoMarco Mameli e Giampaolo Migali
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dal 2023 gli era stato vietato di entrare in tutti i locali di Santa Maria Navarrese.
L’undici febbraio, durante una lite davanti all’Oleandro club aveva minacciato un gruppo di ragazzi con un coltello. In quell’occasione gli veniva comminato il secondo Daspo urbano. Il primo lo aveva conseguito nell’aprile del 2022, insieme a due amici, quando a Tortolì, all’esterno della discoteca Il Teatrino, si era reso responsabile dell’aggressione ai danni di un operaio romeno. Sempre lui. Sempre nei guai. Giampaolo Migali, 28 anni di Girasole, arrestato venerdì con l'accusa di aver ucciso Marco Mameli, 22 anni di Ilbono, colpendolo con tre coltellate il 1 marzo a Bari Sardo, durante i festeggiamenti per il Carnevale. Con ogni probabilità lunedì a Lanusei comparirà davanti al giudice per l'udienza di convalida dell’arresto.
Dovrà spiegare le discordanze tra la sua ammissione di colpa per il ferimento di Andrea Contu, 27 anni di Ilbono, il negare ogni legame con l’omicidio di Marco Mameli e i risultati dell’inchiesta condotta dalla squadra Mobile di Nuoro.
Leggi l’articolo su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e nell’edizione digitale