Si è costituito nella caserma dei carabinieri il secondo dei rapinatori responsabili dell’assalto al tabacchino di via Raffaello a Orune, avvenuto sabato sera all’orario di chiusura. Si chiude così il cerchio. 

L’uomo, ha deciso di presentarsi spontaneamente alle forze dell’ordine.

I militari della Stazione di Bitti e della Compagnia di Orune, coordinati dalla pm Selene Desole, che fin da subito avevano avviato un’indagine serrata, lo avevano già identificato come uno dei partecipanti alla rapina. 

Il primo ad essere finito in manette, nelle ore immediatamente successive all’assalto, era stato Simone Deiana, giovane incensurato del posto, che (difeso da Nello Ziri) comparirà oggi davanti al Gip per l’udienza di convalida dell’arresto. 

La rapina si era consumata in pochi minuti. Due uomini, con il volto coperto e armati, avevano fatto irruzione nel tabacchino gestito da Maria Caterina Goddi, 50 anni, minacciandola e facendosi consegnare l’incasso della giornata. I due si erano poi dileguati a piedi. 

Grazie alle immagini di videosorveglianza installate nella zona e al tempestivo intervento dell’Arma, le indagini avevano subito una svolta. In breve tempo è stato possibile individuare e arrestare Deiana, mentre le ricerche per rintracciare il complice sono proseguite fino a questa mattina, quando quest’ultimo ha deciso di costituirsi.

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