La lunga notte di Prato Sardo è cominciata con un colpo al deposito dei Monopoli di Stato e i chiodi lanciati sulla strada per coprirsi la fuga, e si è trasformato in un’escalation di atti intimidatori che stanno scuotendo Prato Sardo, l’area industriale alle porte di Nuoro.

Nella notte, ignoti si sono introdotti all’interno del deposito, portando via una quantità ancora da quantificare di merce, ma si tratterebbe di tabacchi lavorati per un valore ingente.

Un’azione fulminea, ben organizzata, su cui stanno indagando le forze dell’ordine.

Ma il furto è solo l’inizio. La strada principale di accesso a Prato Sardo è stata bloccata con due catene, fissate a un palo centrale e poi agganciate ai guard rail, impedendo fisicamente il passaggio dei veicoli.

A fare da barriera, alcuni teli bianchi con una scritta rossa inequivocabile: «Bloccate gli impianti o blocchiamo le industrie».

Un messaggio minaccioso, che fa pensare a una protesta organizzata. Ma non è finita qui. Pochi metri più avanti, è stata sistemata  una bombola di gas accanto a quello che sembra essere un ordigno rudimentale. L’intervento degli artificieri è stato immediato: l’area è stata isolata e messa in sicurezza.

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