Nuoro, morto durante la partita di calcetto: niente autopsia per Sandro Delrio
A un anno e mezzo dalla tragedia, la moglie aspetta ancora risposteSandro Delrio e il luogo della tragedia (Archivio)
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Sono passati 15 mesi dalla morte di Sandro Delrio, l’ausiliario dell’Asl di 58 anni, deceduto il 28 dicembre 2023 durante una partita di calcetto con amici. La causa della sua morte, avvenuta nel campetto della palestra Polivalente di Nuoro, è ancora un mistero. La moglie, Sabrina Lunesu, infermiera e madre di due figli, Marco e Andrea, ha lanciato un appello per ottenere risposte.
La cronaca dei fatti
Subito dopo i funerali, la Procura di Nuoro aveva disposto il sequestro della salma e l’autopsia, affidata al medico legale Matteo Nioi. L’esame era stato richiesto per escludere eventuali patologie, poiché Sandro era un uomo in perfetta salute, assiduo donatore di sangue e abituato a sforzi fisici.
I ritardi
Ad ottobre 2024, nove mesi dopo l’autopsia, non era ancora arrivato il deposito della relazione. «Su nostra richiesta – sottolinea il legale della famiglia Mauro Intagliata - ai primi di marzo, dalla Procura ci informavano che la settimana successiva erano in programma gli esami istologici». Dopo un anno e mezzo, Sabrina Lunesu e il suo avvocato, esprimono preoccupazione per i ritardi.
La situazione sta diventando insostenibile per i familiari che hanno chiesto chiarimenti sul tempestivo utilizzo del defibrillatore, che non è stato usato sul campo al momento dell’incidente. La domanda che rimane senza risposta è se il defibrillatore fosse raggiungibile e chi dovesse gestirlo in caso di emergenza. Due le persone indagate. Sabrina, con l’aiuto del suo avvocato, ha inviato richieste di risarcimento al Comune, proprietario della struttura, e alla società che lo gestisce.
Tutti i dettagli nell’articolo di Fabio Ledda su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale