Un colpo studiato nei minimi dettagli è andato in scena questa notte nella zona industriale di Prato Sardo, dove è stata messa a segno un colpo ai danni del deposito dei Monopoli di Stato.

L’azione è scattata prima dell’alba, quando ignoti hanno bloccato la strada di accesso all’area spargendo chiodi sull’asfalto: una tecnica già vista in passato e spesso utilizzata dalle bande specializzate negli assalti ai portavalori.

La strada è stata chiusa per diverse ore traffico: impossibile entrare o uscire da Prato Sardo. Ora è stata riaperta solo la parte del passaggio a livello e della caserma militare. Rimene però ancora chiusa l’accesso principale di via Enrico Devoto. 

Tutta l’area è stata blindata, mentre sul posto sono intervenuti artificieri, vigili del fuoco e forze dell’ordine, con un massiccio dispiegamento di polizia, impegnata a delimitare l’area, raccogliere testimonianze e avviare le indagini.

È scattato anche un allarme bomba per la presenza sospetta di un ordigno: la zona è stata evacuata in via precauzionale e si è in attesa della bonifica da parte degli specialisti.

Al momento non si segnalano esplosioni né feriti, ma l’allerta resta alta. Il colpo - secondo le prime indiscrezioni - sarebbe riuscito, anche se non è ancora chiaro l’ammontare del bottino né la dinamica esatta dell’irruzione.

Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire le fasi del colpo e acquisire immagini da eventuali telecamere di videosorveglianza.

Il blitz ha avuto ripercussioni pesanti anche sulla viabilità e sui servizi pubblici. Tutte le attività presenti nella zona industriale sono rimaste bloccate dalle 4 del mattino, e si è fermato anche l’intero sistema di trasporto dell’Arst: dal deposito di Prato Sardo non sono partiti i pullman diretti a Cagliari, Sassari e verso altri centri della Sardegna.

Bloccati anche i mezzi che avrebbero dovuto portare gli studenti dei paesi vicini a scuola, creando forti disagi in tutta la provincia. Per le ditte, infatti, non è stato possibile accedere al deposito degli autobus e quindi non è stato possibile effettuare la prima corsa in partenza da Nuoro per l’aeroporto di Olbia e per Orune. Anche la raccolta differenziata ha subito dei disagi: l’ecocentro si trova nella zona industriale e i mezzi non sono potuti uscire. 

© Riproduzione riservata