Si è concluso oggi con un verdetto di assoluzione per tutti gli imputati il maxi processo sull’alluvione causata dal ciclone Cleopatra, che il 18 novembre 2013 travolse la Sardegna causando devastazioni e lutti, in particolare nel Nuorese. Il Tribunale di Nuoro, presieduto dalla giudice Elena Meloni, ha assolto i 58 imputati «perché il fatto non sussiste», ponendo fine a un procedimento durato undici anni e che ha visto alternarsi accuse gravi come omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose.

Il ciclone Cleopatra provocò piogge torrenziali e inondazioni che devastarono diverse aree della Sardegna, tra cui le località di Oloè, Torpè e Sològo. Tra le vittime, il poliziotto Luca Tanzi, morto nel cedimento dell’asfalto del ponte a Oloè mentre passava un'ambulanza, e l’anziana Maria Frigiolini, travolta dall’esondazione della diga Maccheronis a Torpè. Le accuse mosse nel processo riguardavano il mancato coordinamento nella gestione dell’emergenza, carenze nei piani di protezione civile e la presunta impreparazione delle istituzioni a fronteggiare un evento tanto eccezionale.

Nel dicembre 2024, i pubblici ministeri Selene Desole e Ireno Satta avevano chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati, dopo una discussione durata otto ore davanti al giudice Meloni. Secondo l’accusa, le indagini e il dibattimento non avevano dimostrato l’esistenza di una posizione di garanzia o responsabilità diretta da parte degli amministratori, tecnici, dirigenti ed esponenti delle imprese coinvolte chiamate a processo. In molti casi, inoltre, la devastazione dell’alluvione era considerata «non concretamente prevedibile» nella sua eccezionalità.

Anche nei casi in cui la Procura ha riconosciuto carenze, come l’omessa attivazione del piano di protezione civile comunale a Torpè, è intervenuta la prescrizione.

La sentenza di oggi ha accolto integralmente le richieste dei pubblici ministeri. Tra gli assolti, perché il fatto non sussiste, l’ex presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu, gli ex assessori provinciali Franco Corosu e Paolo Porcu, numerosi dirigenti pubblici, tecnici e funzionari dell’Ente Foreste, dei comuni coinvolti, di Protezione Civile e di varie imprese. Anche l’ex sindaca di Torpè, Antonella Dalu, e l’assessore Giancarlo Dui, accusati in relazione alla morte della signora Frigiolini, sono stati assolti. Per loro, però, è intervenuta la prescrizione rispetto all’ipotesi di omicidio colposo in relazione al decesso della Frigiolini.

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