Compariranno venerdì davanti al  gip del Tribunale di Nuoro, Giovanni Angelicchio, per gli interrogatori di garanzia, i sei uomini arrestati ieri dalla polizia di Nuoro con l'accusa di far parte di una banda responsabile di assalti armati ai portavalori e diverse rapine e furti nel Nuorese

Michele Carta, 41 anni Siniscola, Riccardo Mercuriu, 30 anni di Mamoiada (difesi dall'avvocato Francesco Lai), Antonio Saccheddu, 35 anni di Orgosolo (difeso dall'avvocata Margherita Baragliu), Alessandro Dessolis, 41 anni di Orgosolo (difeso dall'avvocato Stefano Murgia), Giovanni Piras, 29 anni di Orgosolo (difeso dal legale Carmelino Fenudi), e Pasquale Musina, 49 anni, anche lui di Orgosolo (difeso dall'avvocato Riccardo Floris), saranno sentiti dal gip direttamente nel carcere di Badu 'e Carros, dove sono rinchiusi dall'alba di ieri.

Una misura cautelare indispensabile secondo il giudice, visti i numerosi precedenti penali degli arrestati ritenuti «privi di buon senso», imprevedibili, sordi all'autorità avvertita come un fastidioso intralcio da eludere. La banda, infatti, ha continuato a delinquere nonostante alcuni componenti fossero consapevoli di avere il fiato sul collo della polizia, avendo trovato nelle loro auto alcune microspie. Incuranti dei rischi hanno continuato a organizzare e compiere rapine e altri reati.

Fino a ieri, quando all'alba sono piombati nelle loro abitazioni gli agenti e li hanno arrestati. Resta latitante un settimo uomo, Peppino Puligheddu, 60 anni di Orgosolo, che ieri è sfuggito all'arresto.

Gli agenti della squadra Mobile della questura nuorese, guidati dal dirigente, Fabio Di Lella, sono sulle sue tracce e nelle prossime ore potrebbero stringere il cerchio attorno a lui.

(Unioneonline)

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