"Al San Francesco il reparto di Geriatria è al collasso": l'allarme della deputata Lapia
"Ci sono 7 medici per 25 posti letto e un numero di pazienti in eccesso distribuiti negli altri reparti"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo i disagi nel reparto di Chirurgia generale, all'ospedale San Francesco di Nuoro arriva un'altra tegola, questa volta nel reparto di Geriatria, anch'esso costretto a fare i conti con la carenza di personale.
A denunciare "il quadro drammatico del reparto" è ancora una volta la parlamentare del Movimento 5 Stelle Mara Lapia che preannuncia la sua mobilitazione in favore del potenziamento dell'unità operativa "sull'orlo del collasso" e per scongiurare "un possibile accorpamento dell'unità di Geriatria con quella di Medicina".
Una battaglia per la quale la parlamentare chiede il sostegno di tutti gli amministratori locali che questo pomeriggio affronteranno con la direzione Assl le criticità della sanità nuorese.
"Nel reparto di Geriatria ci sono 7 medici per 25 posti letto e un numero di pazienti in eccesso distribuiti negli altri reparti - denuncia la deputata - Ci sono due al massimo tre operatori sociosanitari per turno, cosa che porta a un numero crescente di segnalazioni dei familiari degli anziani ricoverati. Questo è il livello di assistenza che il San Francesco offre alle fasce più deboli della popolazione nuorese".
Numeri allarmanti secondo la parlamentare pentastellata nell'unità operativa, che attende l'espletamento del concorso per il direttore. "I pazienti hanno bisogno di assistenza continua che un numero così scarno di operatori non riesce ad assicurare - prosegue l'onorevole Lapia - Situazione aggravata dal fatto che nel nuorese mancano i servizi di lungodegenza e tutti i pazienti over 65 vengano ricoverati in Geriatria quando i familiari non riescono più a farsene carico.
Non vorrei che lo smantellamento del reparto che arriva a curare sino a settanta pazienti, fosse il preludio per l'accorpamento con l'unità di Medicina. Un'eventualità alla quale mi opporrò con tutte le mie forze per la tutela del diritto alla salute dei nostri nonni. Battaglia - conclude - che vorrei fosse condivisa da tutti gli amministratori locali".
(Unioneonline/F)
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In merito, la Direzione della ASSL Nuoro replica in una nota:
da circa due mesi, a seguito di una riorganizzazione dei percorsi
interni, voluta e supportata dalla Direzione della ASSL, è stata
superata l'annosa questione dei pazienti, in particolare delle Unità
Operative di Geriatria e di Medicina Interna, ricoverati “in appoggio”
negli altri reparti; ciò consente, da circa due mesi a questa parte, di ricoverare esclusivamente nelle due Unità Operative i pazienti ad esse destinati, con vantaggi nell'assistenza dei pazienti stessi e nel lavoro dei professionisti, a tal proposito grande soddisfazione, per i risultati
del percorso intrapreso, è stata espressa dal Direttore facente funzioni
della U.O. Geriatria, Dottoressa Giovanna Ledda: «il fatto di poter
seguire i pazienti ricoverati nei 31 posti letto del reparto, e non più
ospiti nei 12 piani del San Francesco, è per noi operatori sanitari una
conquista non da poco»; i benefici conseguenti a tale riorganizzazione
non sono pochi: tra questi la riduzione dei tempi di degenza per
ottimizzazione dei tempi interni delle prestazioni diagnostiche, ma
soprattutto l’incremento dei percorsi in post dimissione, cosiddette
dimissioni protette (quel tipo di dimissione ospedaliera che prevede una
continuità di cure attraverso un programma concordato con il medico
curante e i servizi territoriali offerti dall'ASSL di Nuoro); a tal
scopo, una equipe, appositamente dedicata, costituita da infermieri e
assistenti sociali, sotto la responsabilità della Direzione del Presidio
Ospedaliero, supporta le Unità Operative nel prevedere e organizzare, in
collaborazione con le strutture dei Distretti Socio Sanitari (PUA-Punto
Unico di Accesso e UVT-Unità di Valutazione
Territoriale) i percorsi post-dimissione; inoltre, sono stati presi
degli accordi con altre strutture sanitarie al fine di facilitare ai
pazienti, nelle fasi post acuzie, i percorsi di cura più idonei che non
sono fruibili a domicilio in cure domiciliari integrate; questo lavoro
di riorganizzazione, sia interno che esterno alla ASSL, ha l'obiettivo
di assicurare una migliore qualità diagnostico-terapeutica e
assistenziale durante la fase di la direzione della ASSL è impegnata nel
formulare e supportare l’attuazione dei necessari miglioramenti
organizzativi che, con un miglior utilizzo delle risorse attribuite,
consentono se non di compensare perlomeno mitigare le conseguenze delle
pur presenti carenze di organico ed è orgogliosa del lavoro fatto dalla
direzione del Presidio Ospedaliero Unico, innanzitutto, dalle Unità
Operativa interessate, nonché del Distretto per l’impegno speso per
rendere possibile una importante innovazione organizzativa
nell’interesse dei pazienti.