«Ho presentato, insieme al collega Antonio Nicita, una proposta di legge per modificare il comma 2-quater dell'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario. Una norma che, così com'è formulata, individua le aree insulari», cioè anche la Sardegna, «come destinazione preferenziale per i detenuti sottoposti al regime speciale del cosiddetto carcere duro».

Lo dichiara il parlamentare sardo del Pd Marco Meloni, annunciando la presentazione del disegno di legge in Senato. «È presumibile»,  spiega Meloni, «che il legislatore, nel fare riferimento ai territori insulari, pensasse alle isole poco o per nulla abitate, o perlomeno a una distribuzione equa tra le due isole maggiori, Sardegna e Sicilia. Nella realtà, però, i numeri ci raccontano una situazione completamente diversa: i detenuti in 41-bis presenti in Sicilia sono oggi, comprensibilmente, pari a zero e ad essere colpita, duramente e principalmente, è la nostra regione».

La situazione, secondo Meloni, «sta diventando intollerabile. Garantire la sicurezza e il contrasto alla criminalità organizzata è un dovere. Difatti la nostra proposta non indebolisce il regime speciale previsto dal 41-bis. Chiediamo solo di superare una logica che è puramente punitiva per la Sardegna». 

L’attenzione sul carcere duro è tornata altissima dopo l’annuncio del Ministero della Giustizia dell’imminente apertura del braccio del 41 bis nel penitenziario di Uta (QUI LA NOTIZIA). 

(Unioneonline/E.Fr.)

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