Lo strapotere degli algoritmi, come acquistare i biglietti aerei a basso prezzo
Prenotare nelle ore notturne, evitare la profilazione, utilizzare il computer con una connessione dall’estero: ecco i suggerimentiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sanno chi sei, dove sei, che interessi hai, se hai una predisposizione a spendere. E arrivano a “capire” quali potrebbero essere le tue necessità. Si chiamano algoritmi: sistemi informatici complessi che, mescolati con l’intelligenza artificiale, determinano i prezzi dei biglietti aerei cercati online. Risultato: per la medesima tratta ci si può imbattere in una proposta di acquisto con un prezzo anche doppio rispetto alla tariffa standard. Succede in base a parametri soggettivi: influisce, ad esempio, il modello di device utilizzato, che sia smartphone o pc. Ma contano anche fattori generali – e più intuibili – come la stagione, la tempistica della prenotazione rispetto alla data del viaggio, il coefficiente di riempimento dell’aeromobile e il numero di richieste per una determinata destinazione. Potere, e svantaggi, del dynamic pricing, il modello usato dalle compagnie per massimizzare i profitti in un mercato non regolamentato. Vale per gli aerei, ma anche (meno) per le navi. Il meccanismo è complesso ma il consumatore non è del tutto disarmato: ci sono degli strumenti e degli accorgimenti che permettono di effettuare il viaggio al minore costo possibile.
Come funzionano
I prezzi dei biglietti cambiano in tempo reale. Per capire perché è necessario conoscere il funzionamento di alcuni parametri. Il pricing si evolve continuamente in base a fattori interni (strategie di marketing della compagnia) ed esterni (comportamenti dei consumatori, mercato, concorrenza). Si parte dalla raccolta dei dati basata su Big Data, Machine Learning e Ai. Il sistema analizza la quantità di domanda (quante persone stanno cercando o prenotando un volo specifico), di offerta (il numero di posti disponibili), studia lo storico delle prenotazioni (tendenze passate per quella rotta in un determinato periodo). Ma valuta anche il comportamento degli utenti e il loro profilo. Grazie ai cookies è a conoscenza di eventuali ricerche online e della durata della permanenza su un determinato sito. Ed è in possesso di informazioni anche sul dispositivo usato: un telefono di ultima generazione potrebbe essere indizio di capacità di spesa superiore. Anche concedere l’accesso alla geolocalizzazione offre un elemento di analisi: la posizione stabile in un determinato territorio può far dedurre che un determinato viaggio, per mancanza di alternative, sia necessario, quindi il consumatore può essere “costretto” a ricorrere a quel collegamento, anche se il prezzo non si dimostrasse vantaggioso. In più c’è il contesto generale. Il primo fattore determinante è la concorrenza: se sulla stessa rotta operano anche altre compagnie l’offerta terrà conto della loro presenza. Più posti ci sono, minore sarà il prezzo: al contrario, il biglietto sarà più caro quando si andrà verso l’esaurimento della disponibilità su un altro vettore. E questo diventa più facile sulla base di ulteriori fattori esterni. A influire non ci sono solo l’alta stagione delle vacanze (estate) o l’imminenza di ponti festivi (Pasqua o Natale). Impattano anche eventi nel luogo di destinazione, come concerti o competizioni sportive di cartello, e le condizioni meteo del periodo. E poi sì, influisce anche il costo del carburante: una causa che sembra residuale, ma non troppo, che sortisce effetti su tutto il mercato.
La profilazione
Come può tutelarsi un consumatore che vuole viaggiare senza farsi spennare? Alcune dinamiche sono indipendenti dalla sua volontà e sono determinate dal banale meccanismo di domanda/offerta. Ma alcuni strumenti ci sono, meno superficiali di quanto possano sembrare. La navigazione in anonimo, innanzitutto: serve per evitare che i cookies (meglio eliminare quelli non essenziali) registrino le ricerche. È utile anche eliminare i dati di navigazione prima di ogni operazione. Rilevante è la geolocalizzazione. Alcune proposte variano a seconda dell’indirizzo Ip: la connessione da un Paese con basso potere d’acquisto può generare offerte a prezzi inferiori. L’utilizzo di una rete privata virtuale (come NordVpn o ExpressVpn, facili da usare) può far risultare le operazioni come effettuate dall’estero. Ulteriore accorgimento per aggirare la profilazione è l’utilizzo di account diverso dal proprio, se si è aderito a programmi fedeltà di alcune compagnie che tengono in memoria le preferenze del passeggero e i suoi trascorsi. Alcuni siti specializzati, inoltre, consigliano di utilizzare smartphone o pc non di ultima generazione. È stato dimostrato, ad esempio, che le offerte variano sulla base del sistema operativo: iOs “costa” più dell’Android.
Prenotazione strategica
Il sistema “intuisce” se il viaggio è per lavoro o per piacere. Nel primo caso la necessità è più stringente e si è più inclini a spendere. Se non si hanno vincoli particolari su giorni e orari, per aerei e navi, è consigliabile programmare nei momenti di “stanca” e meno suscettibili di rialzi. I giorni più caldi per le prenotazioni sono i weekend e il lunedì: meglio optare per date infrasettimanali. Quanto all’orario di ricerca, il meno trafficato è quello notturno, tra mezzanotte e le 6: è la fascia dove è più probabile che vengano inserite delle offerte. Sempre che se ne abbia la possibilità, la ricerca per date flessibili è vantaggiosa: l’algoritmo penalizza chi punta su un’unica giornata. Per la stessa città di destinazione, inoltre, possono esistere più aeroporti, serviti da diverse compagnie: questa alternativa va valutata con attenzione anche basandosi sulla disponibilità, la frequenza e i costi di collegamenti successivi a terra. Una mappatura completa delle opzioni è offerta da piattaforme (Skyscanner e Google Flights le più famose) che effettuano la comparazione tra le varie opzioni disponibili al momento della ricerca. E se spesso è vantaggiosa la consultazione con ampio anticipo rispetto alle date del viaggio, chi ha margini può giocare la carta del last minute: se l’aereo non è pieno le compagnie offrono i posti disponibili a prezzi ridotti. Perché la logica è una sola: il massimo profitto.
Enrico Fresu