In Sardegna 18 femminicidi in 5 anni: aumentano le richieste d’aiuto al numero di pubblica utilità
Sei vittime su 18 sono straniere, gli autori del reato sono quasi sempre partner o exPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Diciotto vittime di femminicidio in cinque anni in Sardegna, un terzo sono straniere. Gli autori del reato sono nella stragrande maggioranza dei casi partner o ex partner, negli altri casi il delitto è avvenuto in ambito familiare.
A fare la voce del leone è la Città Metropolitana di Cagliari, dove è avvenuto il 40% dei femminicidi. L’ultimo domenica 6 novembre a Capoterra, quando la 48enne Slobodanka Metusev è stata uccisa con 18 coltellate dal compagno Stevan Sajn, 50 anni, nella casa d’accoglienza dove i due erano ospitati da un mese e mezzo.
«Bata violenze, denunciate» è il messaggio che lanciano Maria Laura Manca, presidente della Municipalità di Pirri e Arlen Haideé Aquino, presidente dell’associazione Arcoiris, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra venerdì 25 novembre.
I numeri nel dettaglio: 7 le vittime dal 2017 ad oggi nella Città Metropolitana di Cagliari, 6 nella provincia di Sassari, 2 in quella di Oristano, 2 nel Sud Sardegna e 1 in provincia di Nuoro. Sei delle 18 vittime sono straniere. Gli autori del delitto in 13 casi sono partner o ex, negli altri 5 casi parenti.
Nel primo trimestre di quest’anno si sono registrate 194 chiamate al 1522, numero di pubblica utilità contro violenza e stalking: 128 sono arrivate da Cagliari, 8 da Carbonia-Iglesias, 4 dal Medio Campidano, 6 da Oristano, 16 da Nuoro, 24 da Sassari, 8 da Olbia-Tempio. Nessuna dall’Ogliastra. Sono dati Istat, che rilevano anche come le richieste d’aiuto al 1522 dal 2018 al 2021 siano aumentate passando da 578 a 710.
(Unioneonline/L)