«Le ragioni per le quali l'amministrazione in carica non si è dotata degli strumenti urbanistici richiesti possono essere molteplici, una fra tutte, a nostro avviso, è la scriteriata decisione di accorpare l'ufficio Urbanistica con i Lavori Pubblici, entrambi diretti da un unico dirigente, la Dott.ssa Pini, che per quanto valida ed efficiente si trova però a dover gestire una mole di lavoro probabilmente eccessivo viste le esigenze di un comune con un numero enorme di seconde case e l'inevitabile necessità d'intervenire periodicamente su infrastrutture sicuramente usurate dall'aumento delle presenze dovute alla stagione turistica». Lo sostengono i consiglieri d’opposizione di Palau Avanti. «Ci sembra pertanto ragionevole la richiesta di separare nuovamente i due uffici comunali, cosa che li renderebbe più celeri nel disbrigo dei propri rispettivi adempimenti, ma soprattutto da parte dell'amministrazione in carica smettere di tergiversare e dotarsi finalmente delle norme urbanistiche comunali previste dalla legge».

La normativa vigente, aggiungono dall'Opposizione «pone un termine di diciotto mesi» per gli adempimenti in materia urbanistica  «oltre il quale la mancanza dei previsti adempimenti può portare addirittura allo scioglimento del Consiglio Comunale. Palau ha un Piano di Fabbricazione, ma la sua approvazione risale ai primi anni settanta, pertanto ormai datato e di conseguenza in diverse sue parti in ovvia contraddizione con le norme giuridiche nazionali e regionali ora vigenti in materia urbanistica ed edilizia». Il PUC approvato dal commissario prefettizio che ha amministrato il paese prima del precedente mandato amministrativo della giunta Manna, affermano ancora dall’Opposizione, «è stato successivamente revocato dalla maggioranza medesima, determinando quindi di fatto e per buona parte il vuoto normativo attuale».

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