Ci sarebbe una discussione (degenerata) per un tavolo alla base della rissa che vede coinvolto il rapper romano Tony Effe, zuffa avvenuta il 18 agosto 2023 nella discoteca Sanctuary di Porto Cervo. Va detto subito che la persona offesa del fascicolo del pm tempiese Alessandro Bosco è la legale rappresentante del locale, Simona Senes. La discoteca viene indicata come parte danneggiata dalla vicenda. Tony Effe, all’anagrafe Nicolò Rapisarda, è accusato anche di danneggiamento. L’atto della Procura di Tempio è stato notificato a Rapisarda, 35 anni, ed altre sette persone, il capo di imputazione del pm Alessandro Bosco è basato sulle indagini dei Carabinieri di Olbia e di Porto Cervo. Sarebbe stato notificato anche una sorta di Daspo che impone a Rapisarda di restare lontano da Porto Cervo per qualche anno.

La ricostruzione dei fatti della Procura gallurese è tutta da provare. Tony Effe si presenta al Sanctuary con un gruppo di amici e il suo comportamento richiama l’attenzione  del personale della sicurezza. Il pm descrive due fazioni. Una è composta da Rapisarsa e dalle persone che lo accompagnano. Con il cantante ci sono il milanese Morgan Moricca, Ermes Paolantonio e Cristian Perozzi di Roma e l’olbiese Gabriele Ritano. L’altra fazione è quella degli addetti alla sicurezza, sempre secondo il pm.

Ci sono i sardi Claudio Marongiu, di Sassari, Lorenzo Mannu, di Castelsardo e il nigeriano, Alez Igho. Otto persone, tutte indagate per rissa. Per l’addetto alla sicurezza di Castelsardo i medici refertano quasi quattro mesi di cure. Nessun commento da parte dell’avvocata di Rapisarda, Donatella Cerè e degli altri difensori, Giuseppe Corda e Marco Salis.

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