«La mia assistita si dichiara innocente rispetto alla condotta di favoreggiamento che, a titolo provvisorio, le viene addebitata».

L'avvocato Francesco Umberto Furnari spiega la posizione di Rosamaria Elvo, amica di Emanuele Ragnedda indagata perché lo avrebbe aiutato dopo l'omicidio di Cinzia Pinna. Nell'inchiesta è coinvolto anche il giardiniere di Milano, Luca Franciosi. 

«La signora Elvo ha grande fiducia nella Magistratura - assicura il legale - e vorremmo che fosse tenuto un atteggiamento deontologicamente rispettoso del riserbo delle indagini che in questo momento necessitano». L'avvocato Furnari contesta le notizie sulla donna che circolano sulla stampa.

«Vengono addebitati su varie testate comportamenti che la signora avrebbe posto in essere che sono lontani dalla verità fattuale. Verità che in queste ore non è assolutamente emersa, creando situazioni problematiche nei confronti di una signora che è anche una madre e un'imprenditrice. Si sta violando ogni tipo di rispetto verso la persona».

Secondo l'avvocato della donna accusata di aver aiutato l'omicida reo confesso di Cinzia Pinna c'è già stata troppa violenza.

«Abbiamo perso la vita di una giovane ragazza, ma si deve avere rispetto anche delle altre persone coinvolte a vario titolo in questa vicenda - denuncia Furnari -. È assurdo che una madre ritrovi la foto in prima pagina e la folla che urla il suo nome sotto la finestra. I comportamenti selvaggi non verranno tollerati come la fuga di notizie false: verranno setacciate in maniera certosina e saranno adottati provvedimenti».

L'avvocato Francesco Umberto Furnari difende Rosamaria Elva sul piano giudiziario, ma anche su quello mediatico. «Già far uscire notizie vere è reato in un momento di segreto delle indagini - conclude -, qua ci sono presunte fughe di notizie con fantomatiche attribuzioni di comportamenti che sono lontani dalla condotta della mia assistita».

(Unioneonline)

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