È stato ricollocato nella sua posizione originale il divano che Emanuele Ragnedda, reo confesso dell’omicidio di Cinzia Pinna, aveva spostato subito dopo il delitto.

È questo il dettaglio più significativo emerso dall’ultimo sopralluogo dei Ris dei carabinieri, che si è appena concluso nella casa isolata di Conca Entosa, teatro del brutale omicidio avvenuto tra l’11 e il 12 settembre.

Il video di Andrea Busia 

All’interno della stanza dove è stata uccisa la 33enne, i militari del Ris hanno lavorato fianco a fianco con il medico legale Salvatore Lorenzoni – lo stesso che ha eseguito l’autopsia su incarico della Procura di Tempio Pausania – e con l’entomologa Valentina Bugelli.

Gli avvocati a Conca Entosa

Durante i rilievi sono state posizionate sagome per provare a ricostruire dinamica e posizione delle persone al momento del delitto, al fine di verificare la compatibilità tra la scena e le dichiarazioni di Ragnedda.

Il divano, che era stato spostato all’esterno forse nel tentativo di ripulirlo da tracce ematiche, è considerato un elemento chiave nella ricostruzione dei fatti e potrebbe fornire indizi importanti sul tentativo di alterazione della scena del crimine.

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