Omicidio Cinzia Pinna, al setaccio i profili social di Emanuele Ragnedda
L’uomo, dopo il delitto, avrebbe fatto delle operazioni anomale, condotte che hanno attirato l’attenzione degli investigatoriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’ingegnere informatico Andrea Cappai si occuperà degli accertamenti tecnici sul computer portatile di Emanuele Ragnedda, la pm Noemi Mancini ha scelto lo specialista per una attività che negli atti verrebbe definita “urgente”.
Il consulente informatico dovrà estrapolare dal portatile la coppia forense di tutti i contenuti trasferiti da Ragnedda. Stando alle indagini dei Carabinieri, l’uomo, dopo avere ucciso Cinzia Pinna, avrebbe fatto delle operazioni anomale, condotte che hanno attirato l’attenzione degli investigatori.
L’uomo, dopo avere disattivato e fatto sparire il suo telefono, avrebbe trasferito materiale e applicazioni di messaggistica proprio sul portatile. Al consulente informatico è stato chiesto di estrapolare tutti i file, chat di WhatsApp, email e il contenuto del profilo Facebook.
Intanto, stando a indiscrezioni, gli ultimi sopralluoghi nell’edificio della tenuta di Conca Entosa, la casa dove è stata uccisa Cinzia Pinna, avrebbero confermato le incongruenze della ricostruzione fatta da Ragnedda. In particolare, la vittima sarebbe stata colpita a distanza ravvicinata e mentre era completamente immobile.
La versione di una aggressione improvvisa sembra vacillare. L’uomo reo confesso dell’omicidio ha ribadito di essere pronto a un nuovo sopralluogo nella casa insieme a pm, investigatori e al difensore, Luca Montella. Ragnedda ha spiegato ai magistrati che la presenza sul luogo del delitto potrebbe aiutarlo a ricostruire meglio i fatti.
