I servizi sociali del Comune di Olbia, insieme alla polizia municipale, hanno fatto un sovralluogo stamattina nell'ex hotel Savoia che ospita 37 profughi eritrei, in larga maggioranza donne e bambini.

Sono state verificate le condizioni dello stabile e quelle di accoglienza.

Il sindaco Settimo Nizzi in una conferenza stampa che si è tenuta oggi pomeriggio in Comune ha voluto puntualizzare la posizione della sua amministrazione. "Noi avevamo dato la disponibilità per un progetto di accoglienza che prevedeva l'inserimento di due famiglie di profughi, - ha spiegato - ora la prefettura ha deciso per l'apertura di questo centro di accoglienza, noi facciamo parte delle istituzioni democratiche e ci adeguiamo. Non ci tiriamo indietro di fronte ad esigenze di carattere umanitario. Si tratta di un numero che non crea problemi ma se dovesse aumentare, come pare, ci faremo sentire".

Nizzi ha sottolineato che Olbia ha un tasso molto alto di cittadini extracomunitari, seimila i residenti ufficiali pari al dieci per cento della popolazione.

"Non tutti sono perfettamente integrati", ha commentato ancora il sindaco: "Noi riteniamo di aver fatto la nostra parte sul fronte dell'accoglienza".
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