Olbia: classi inagibili, il Liceo “Mossa” torna in dad
Il problema deriverebbe da porte di emergenza posizionate malePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Torna l’incubo della dad per le studentesse e gli studenti della succursale del Liceo Scientifico “L. Mossa”, ospitato dal Delta Center, in Zona Industriale a Olbia. La comunicazione che da domani sarebbero riprese le lezioni a distanza, causa inagibilità di 4 classi, è arrivata, a sorpresa, solo in tarda mattinata e coinvolgerebbe una seconda, due terze e una quarta che attualmente occupano le nuove aule aggiunte allo scopo di ospitare l’intero indirizzo di Scienze Umane.
«Sapevamo che c’erano dei miglioramenti da fare nelle aule, e che ancora non erano stati eseguiti, ma non pensavamo di dover entrare in dad, inoltre con un preavviso di così poche ore – dichiara Marta Putzu, della 4°Sub, rappresentante del comitato studentesco –. Questo creerà un ulteriore disagio a chi non possiede un device e se lo deve procurare in fretta oltre al fatto che la dad stessa penalizza sia chi è motivato a seguire sia chi ha disturbi dell’attenzione».
L’inagibilità deriverebbe da porte di emergenza posizionate male, il ripristino spetterebbe alla proprietà dell’edificio, ora in affitto alla ex Provincia Olbia-Tempio. Ma nella scuola anche diversi bagni sarebbero fuori servizio fin dall’inizio dell’anno scolastico.
Il malcontento tra gli studenti della succursale del Mossa non è, però, cosa nuova: a indispettire i ragazzi di Scienze Umane soprattutto il non avere usufruito della promessa “turnazione” che avrebbe permesso loro di assaporare la socialità e gli spazi della Centrale. «Stare in questa sede periferica non è la stessa cosa che stare in Centrale e avere un confronto con tutti gli altri studenti, anche delle altre scuole vicine - dice Andrada Ratiu, 4°Sub, anche lei del comitato - e per quanto riguarda l’attività motoria vorrei ricordare che la palestra privata di cui usufruiamo, e con cui la scuola è convenzionata, non ha spazi dove poter praticare sport di gruppo e spesso siamo esclusi dalle competizioni sportive che si svolgono per i ragazzi della sede centrale».
I ragazzi hanno sempre lamentato anche i pochi bus al servizio della zona che li costringono a ritardare l’entrata in classe e rientro a casa, nonostante abitino in città. «Non sappiamo quanto potrà durare la dad – conclude Marta – come comitato studentesco, e d’accordo con tutti gli studenti di Scienze Umane, stiamo organizzando una protesta che verrà messa in atto venerdì se la situazione sarà ancora precaria».