Luogosanto, presenze in crescita con il turismo esperienziale
Il sindaco: «Cresciuta anche la popolazione residente»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Fino pochi anni fa Luogosanto ha beneficiato del turismo balneare indirettamente, nel senso che, essendo a meno di mezzora d’auto dalla costa, poco più di 25 chilometri, in paese trovavano accoglienza e ristoro coloro che magari cercavano condizioni economiche meno impegnative. Ma qualcosa è cambiato con la scelta del turismo “esperienziale” portata avanti dall’Amministrazione comunale che ha proposto il paese come destinazione per turisti e viaggiatori interessati a cultura, tradizioni, paesaggi e percorsi spirituali. “Negli ultimi due anni, afferma il sindaco, Agostino Pirredda - la popolazione residente è cresciuta, così come le presenze turistiche nei mesi di autunno e primavera. Una domanda in aumento che ha portato all'apertura di nuove attività ricettive, segnale tangibile di una comunità che cresce insieme al suo territorio”.
Luogosanto - definita "Città Mariana della Gallura" è da sempre destinazione di pellegrinaggio, in quanto luogo d’identità e di centro spirituale gallurese, con il suo santuario-basilica di Nostra Signora di Luogosanto e il vasto numero di chiese del suo territorio – da qualche anno sta diventando anche destinazione dei percorsi del turismo lento. Si è infatti appena conclusa, l’edizione 2025 di “Noi Camminiamo in Sardegna”, progetto promosso dall’assessorato regionale al Turismo (dal 1 al 4 ottobre) che ha visto i camminatori esplorare il centro storico, il bosco di Monti Castéddu, la Basilica di Nostra Signora di Locusantu, con visita al museo diocesano, la “Città Natura” degli stazzi di Azzògana, Valdicorru e Capizzoni, tra paesaggi rurali e convivialità, il parco archeologico del Palazzu di Baldu, la chiesa campestre di Santu Stévanu, la sughera monumentale di Crisciuléddu e i vigneti della Cantina Siddùra. “Per questo, come Comune, abbiamo investito nella creazione di una mappa ufficiale dei percorsi e soprattutto nella manutenzione e nel miglioramento della fruibilità dei sentieri religiosi”, ha sottolineato l'assessore comunale al Turismo, Gian Paolo Occhioni. “Rendere questi cammini accessibili significa dare valore a un'offerta che unisce spiritualità, ambiente e comunità, offrendo ai visitatori un'esperienza completa. L'esperienza di questi giorni - aggiunge Occhioni - ha dimostrato che il turismo lento può diventare un'opportunità di crescita ancora più ampia”. Per Stefano Cossu, dell’Ufficio di Gabinetto dell’assessorato regionale al Turismo, si tratta di “un importante segmento di mercato che cerca anche altre esperienze oltre il balneare”.