La Sardegna sceglie il turismo lento: da Luogosanto la visione per un’Isola attrattiva tutto l’anno
Al Forum regionale è stato delineato con chiarezza il modello di sviluppo da perseguirePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A Luogosanto la Sardegna ha scelto di confrontarsi sul proprio futuro ospitando il Forum regionale del turismo lento ed esperienziale (21-22 novembre). Il meeting, promosso dalla Fondazione Destinazioni di Pellegrinaggio con il patrocinio regionale, ha delineato con chiarezza il modello di sviluppo che l’isola vuole perseguire: un turismo che non consuma i luoghi ma li valorizza, orientato alla qualità più che ai numeri e capace di rendere la Sardegna una destinazione vivibile tutto l’anno.
Il forum, ricco di interventi, contributi tecnici e visioni strategiche, ha mostrato un territorio unito e pronto alla terza fase del progetto regionale: il posizionamento competitivo sul mercato. L’evento ha anche confermato il ruolo di Luogosanto e della Gallura come laboratori di accoglienza sostenibile e simboli di una crescita “a passo lento”, fondata su comunità, identità e paesaggi.
In apertura, l’assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu, ha ribadito l’impegno della Regione nel potenziare borghi, cammini, escursionismo e archeologia per distribuire i flussi turistici nello spazio e nel tempo: “Promuoviamo una Sardegna aperta e attrattiva 12 mesi l’anno”. Ha inoltre ricordato i risultati recenti: Cala Goloritzé eletta spiaggia più bella del mondo, 18 siti UNESCO, il nuovo collegamento Delta Air Lines New York–Olbia e l’ingresso della Sardegna tra le “Best in Travel 2026” di Lonely Planet.
I dati confermano che il turismo lento non è una moda, ma una leva concreta per i territori. Per il sindaco di Luogosanto, Agostino Pirredda, lo sviluppo del turismo lento sta generando effetti concreti: nuove attività economiche e un incremento dei residenti per il secondo anno consecutivo. Le politiche locali, ha sottolineato, devono guidare le comunità verso un turismo autentico, culturale, religioso e tradizionale, valorizzando appieno le ricchezze del territorio.
