Investito e ucciso a Porto Cervo: si complica la posizione dell’autista indagato
Proseguono gli accertamenti per fare luce sull’incidente costato la vita a Tonino Pirastru, che aveva contrasti con Michele Masala, che l’ha travolto e ucciso col furgonePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si complica il caso del pensionato di Arzachena, Tonino Pirastru, investito e ucciso davanti alla sua casa nei pressi di Porto Cervo dal suo vicino di casa, Mario Masala.
Dopo le attività del personale della Polstrada di Olbia, la pm di turno, Milena Aucona, ha effettuato personalmente un sopralluogo sul luogo della tragedia, a Liscia di Vacca.
L’incidente è avvenuto ieri mattina mentre Pirastru stava effettuando dei lavori a bordo strada, di fronte alla sua abitazione.
Stando a indiscrezioni, la Procura di Tempio e la Polizia Stradale lavorano su una ipotesi alternativa e molto più grave rispetto alla contestazione di omicidio stradale, quella che viene mossa in questo momento a Masala.
All’uomo, 38 anni, non viene contestato l’omicidio volontario, ma gli accertamenti di queste ore puntano decisamente verso questa ipotesi.
Masala, difeso dagli avvocati Giancarlo Frongia e Domenica Gala, è stato trattenuto fino alla tarda serata di mercoledì negli uffici del Distaccamento della Polizia Stradale di Olbia. Oggi poi sono ripartite le attività di indagine con in coinvolgimento diretto della pm Milena Aucona.
La vittima e l’autista del furgone piombato a bordo strada erano ai ferri corti da lungo tempo, per un contenzioso partito dalla collocazione di un cancello.
I due erano vicini di casa e inoltre i dissidi sono provati da azioni legali di varia natura. Anche la traiettoria del furgone non sembra del tutto compatibile con una condotta colposa. Le indagini sono in rapida evoluzione.