"È stato inaugurato alla fine del 2012, ma il penitenziario di Nuchis ha gli stessi problemi di un vecchio carcere": le parole del segretario provinciale del Sappe (Sindacato autonomo della polizia penitenziaria), Antonio Cannas, sono l'ennesima denuncia della situazione del carcere di alta sicurezza di Tempio, che, nonostante l'età, cinque anni, è una struttura che dà molti grattacapi e richiede interventi continui di manutenzione.

In particolare, segnala il Sappe, a causa delle condizioni dell'impianto idraulico.

Le condotte, non solo rilasciano metalli nell'acqua, che infatti è color arancione, ma si guastano spesso e le perdite creano problemi seri in diversi settori del grande edificio.

Il penitenziario è costato diverse decine di milioni di euro ed è stato realizzato dalla Gia. Fi. Costruzioni, la stessa impresa incaricata della ristrutturazione (intervento finanziato nell'ambito del G8) dell'ex ospedale militare di La Maddalena.

Nei mesi scorsi, è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Tempio, ma, stando alle verifiche effettuate anche da una commissione tecnica dell'amministrazione penitenziaria, il capitolato d'appalto è stato rispettato.

Il fatto è che prevedeva la realizzazione degli impianti con tubi di ferro e i risultati, ora, sono apprezzabili. Cannas: "Non c'è solo il problema degli impianti, a Nuchis la polizia penitenziaria opera in continua emergenza, che ora è diventata ordinaria amministrazione. Il personale è ridotto all'osso, mancano le figure apicali e, in aggiunta, si utilizzano agenti della polizia penitenziaria per incarichi incompatibili con le loro qualifiche, come amministratore della rete informatica".
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