Dermatite bovina, campagna vaccinale a rilento: e la politica litiga sui ristori
Poco più di 20mila vaccinazioni effettuate su 280mila capi da proteggere. Pochi veterinari e animali difficili da raggiungerePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La politica litiga sui fondi per la dermatite bovina. Un pezzo di maggioranza vuole blindare il testo della Giunta, ma l’opposizione non ci sta. Un’impasse che i capigruppo hanno provato a superare chiamando a Palazzo le associazioni di categoria: la convocazione è per questa mattina.
Il banco è saltato quando l’altro giorno l’esecutivo ha dirottato nell’assestamento di bilancio in discussione gli ulteriori 12,8 milioni per gli allevatori rispetto ai 12 già previsti nel documento contabile. L’obiettivo era avvicinarsi ai 30 milioni che il centrodestra ha inserito nella propria proposta, «togliendoli alla privatizzazione degli aeroporti».
Intanto il numero dei focolai è salito a 50 e la campagna vaccinale va a rilento: poco più di 20mila le vaccinazioni effettuate su 280mila capi da proteggere. Le squadre di veterinari sono ridotte ai minimi termini, non aiuta l’orografia degli allevamenti che vede il grosso del bestiame pascolare libero e felice in vaste porzioni di territorio spesso non facilmente raggiungibili. Era previsto l’arrivo di veterinari liberi professionisti, ma le procedure di reclutamento vanno al rallentatore.