Continuità territoriale nel mirino, FdI: «Sardi ancora fermi a terra»
La proroga del bando ha scatenato una bufera di critiche, dalla politica all’ambito sindacalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il volo della continuità territoriale è ancora in ritardo. Già, perché dopo settimane di annunci ottimistici e rassicurazioni istituzionali, arriva l’ennesima proroga del regime attuale, con la Regione che rinvia ancora una volta l’attivazione di un nuovo bando per i collegamenti aerei da e per la Sardegna.
Un rinvio che ha scatenato una bufera di critiche, dalla politica all’ambito sindacale. A guidare l’attacco è Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, che non risparmia parole dure all’indirizzo dell’assessora ai Trasporti Barbara Manca: «Sono bastate appena due settimane per spegnere l’entusiasmo manifestato dopo l’incontro a Bruxelles. Nonostante i proclami della Giunta, siamo ormai oltre il paradosso: oggi l’assessora smentisce se stessa e conferma quella stessa proroga che solo un mese fa aveva categoricamente escluso».
Per Truzzu si tratta dell’«ennesimo fallimento» della gestione attuale, costretta a confermare un bando che in passato aveva apertamente contestato. «La confusione è il filo conduttore dell’attività di questa Giunta», rincara, «e i Trasporti ne sono la cartina tornasole: inadeguati, incapaci, senza visione».
Una visione che manca anche secondo il sindacato Fit Cisl Sardegna, che attraverso il suo segretario regionale Gianluca Langiu lancia un allarme sulla paralisi del sistema dei collegamenti aerei: «La nuova proroga non è una soluzione, ma solo un altro rinvio. I sardi e i lavoratori del settore meritano molto di più».
Langiu, infatti, denuncia «una situazione che penalizza tutti: i lavoratori del trasporto aereo, costretti in un clima di precarietà, e i cittadini, tra disagi, tariffe alte e qualità del servizio scadente».
Il problema, aggiunge, non è solo l’assenza di un nuovo bando, ma anche il mancato rispetto degli standard minimi da parte di alcune compagnie: «Manca l’assistenza in caso di problemi, le informazioni sono scarse, la tutela dei passeggeri è un’eccezione».
La Cisl punta il dito anche contro il ritardo nella trattativa con la Commissione Europea, partita solo qualche giorno fa: «due anni dopo rispetto a quanto necessario». Il sindacato chiede trasparenza nei negoziati, tempistiche certe, controlli rigorosi e soprattutto il coinvolgimento dei lavoratori e delle comunità locali nella definizione del nuovo modello di continuità territoriale.
«La mobilità non è un lusso, è un diritto fondamentale – conclude Langiu –. E la Regione deve finalmente riconoscerlo con i fatti, non con l’ennesimo comunicato stampa».
(Unioneonline/Fr.Me.)