«Sull'uso degli algoritmi per definire i prezzi dei biglietti aerei sulle rotte di collegamento tra l’Italia e la Srdegna (e la Sicilia) servono misure efficaci per prevenire fenomeni speculativi e tutelare le tasche dei viaggiatori».

Questa la posizione di Assoutenti sul confronto avviato dall'Antitrust con la Commissione Europea sul problema del caro-voli.

«Da anni denunciamo come le tariffe dei voli, in alcuni periodi dell'anno come le feste di Natale e i mesi estivi, raggiungano livelli assurdi e del tutto ingiustificati»,  spiega il presidente Gabriele Melluso, «servono misure davvero efficaci a tutela degli italiani che si spostano in aereo durante le festività, definendo il perimetro del servizio universale di trasporto aereo, così come avvenuto per bus e treni, limitando il più possibile speculazioni e rialzi ingiustificati delle tariffe».

«L'impennata dei prezzi dei voli per Sicilia e Sardegna, oltre a danneggiare i consumatori, limita la continuità territoriale e arreca danno all'intero comparto turistico italiano: in presenza di tariffe dei trasporti elevate, infatti, gli utenti modificano le proprie abitudini, rinunciando a tornare sulle isole in occasione delle feste o scegliendo per le vacanze estive mete estere alternative e più economiche, con ripercussioni negative per gli operatori turistici e per tutto l'indotto», è la conclusione. 

L’ANTITRUST

Dall’indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri per le Isole, secondo il Garante per la concorrenza, «continua a emergere la necessità di maggiore trasparenza. Per questo, anche a seguito delle osservazioni ricevute dalle compagnie aeree dopo la pubblicazione del rapporto preliminare, l’Antitrust ha avviato un confronto con la Commissione europea per le iniziative da adottare, nell’ambito dei propri poteri, in modo da agevolare la comparabilità delle tariffe aeree e migliorare così il funzionamento concorrenziale dei mercati interessati.

Il trasporto aereo è oggetto di una pervasiva regolamentazione a livello europeo, che incide, tra l’altro, anche sulla materia della trasparenza e confrontabilità delle relative tariffe».

Per quanto riguarda l’indagine conoscitiva, l’Autorità ha pubblicato il rapporto  contenente i principali esiti delle analisi svolte e «ha rilevato possibili criticità in merito a trasparenza e comparabilità dei prezzi dei servizi di trasporto aereo». Dalle osservazioni al rapporto giunte da parte dei soggetti portatori di interessi e dai successivi approfondimenti svolti «è continuata ad emergere una scarsa comparabilità dei prezzi dei biglietti aerei e dei servizi accessori esposti agli utenti, da cui derivano significativi costi di ricerca che rendono il consumatore meno consapevole delle variabili del prezzo nelle proprie decisioni d’acquisto, in quanto risulta difficile calcolare e confrontare il reale prezzo dei biglietti aerei».

In particolare, il tema della comparabilità delle offerte «si pone in un contesto in cui l’acquisto di servizi accessori al volo - soprattutto scelta del posto, bagaglio in cabina, bagaglio da stiva - rappresenta un’opzione esercitata da quasi la metà dei viaggiatori. Il valore di questi servizi, peraltro, rappresenta una quota non trascurabile dei ricavi delle compagnie aeree. Per questo l’Autorità ritiene che l’utilizzo di strumenti che agevolino una piena ed efficace comparabilità delle offerte, anche con riferimento alle componenti di prezzo per i servizi opzionali, è molto rilevante per stimolare la mobilità della domanda e, quindi, per incentivare le imprese a competere sul prezzo».

(Unioneonline/E.Fr.)

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