«Basita». Così l’assessora alla Politiche sociale del Comune di Cagliari, Anna Puddu, si definisce dopo aver appreso delle dichiarazioni del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Corrado Meloni, che ha parlato di via Roma trasformata in un suk, chiedendosi «come sia possibile, se non essendo vittime della fredda ideologia, considerare inclusione e solidarietà questa accoglienza che si trasforma in tolleranza del degrado urbano e cosa ci sia di sociale e di caritatevole nel consentire bivacchi disordinati e sporchi, tra cumuli di immondizia, passanti attoniti e commercianti rassegnati».
A Meloni, sostiene l’esponente della Giunta Zedda, «bisognerebbe consigliare, prima di fare dichiarazioni facili e approssimative, di consultare gli atti del comune, che chiaramente evidenziano il totale disastro che abbiamo ereditato».

L’elenco di Puddu sembra pesante: «Abbiamo trovato 44 milioni di euro non spesi con le persone costrette alla fame e al freddo nel nostro territorio. In un solo mese siamo riusciti ad impiegare circa 30 milioni». Sono stati trovati inoltre  «8 milioni sul fondo povertà, risorse sufficienti per implementare l'offerta dei servizi in essere, esclusivamente limitata all'accoglienza dei senza dimora presenti in città in dormitori aperti nelle sole ore serali. Stiamo lavorando per ampliare non solo il numero dei posti disponibili, ma anche per ampliare gli orari delle accoglienze garantendo che per ogni persona inserita venga declinato un progetto personalizzato d'aiuto».

L’assessore accusa: «Il sistema precedente su tutti gli interventi d'emergenza non era coordinato dall’amministrazione, con risposte parziali, svolte unicamente dal Servizio dell’unità di strada, operante per conto del Comune. Abbiamo creato la rete istituzionale delle associazioni che svolgono a diverso titolo servizio in supporto ai senza dimora presenti in città, con l’obiettivo di avere un monitor costante degli interventi e garantire un contatto h 24 con l’amministrazione rispetto a situazioni che richiedono interventi immediati e non differibili».

Puddu aggiunge anche che «abbiamo creato un gruppo di lavoro con i diversi settori dell'amministrazione –  Polizia locale, igiene del suolo e politiche sociali – che in coordinamento con il distretto di salute mentale sta intervenendo in tutte le zone della città per offrire una soluzione assistenziale a tanti che dormono in strada e rischiano di morire dal freddo».

(Unioneonline/E.Fr.)

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