«Sul regionale verso Cagliari stipati come sardine, è questa la mobilità che meritiamo?»
«Chi può permetterselo prende l’auto, chi non può è condannato a questo disagio quotidiano»(Archivio)
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«Più della metà delle persone è in piedi, stipata nei corridoi e tra le carrozze, senza aria condizionata, con temperature soffocanti e spazi angusti».
A fare la cronaca di una “normale” giornata da pendolare è un passeggero, Davide Shakerin: «Oggi – scrive – a bordo del treno regionale 21225 diretto a Cagliari centinaia di passeggeri viaggiano in condizioni inaccettabili».
«Parliamo di studenti, lavoratori, anziani, turisti – elenca – tutti costretti a subire ogni giorno un servizio lontano anni luce da quello che dovrebbe garantire una regione europea nel 2025. Chi può permetterselo prende l’auto, chi non può è condannato a questo disagio quotidiano».
Di qui l’inevitabile domanda: «È questa la mobilità pubblica che la Sardegna merita?».
«Questo non è un caso isolato – aggiunge -, ma una situazione frequente, che peggiora durante le ore di punta. Serve urgentemente un intervento serio su aumento delle carrozze e dei posti a sedere, manutenzione reale degli impianti di climatizzazione, programmazione dei treni in base ai reali flussi di passeggeri».«Il diritto alla mobilità non può essere un privilegio – è la conclusione - Chiediamo rispetto. Chiediamo un servizio dignitoso. Ora».
(Unioneonline)