Sventolano le bandiere dei Quattro Mori insieme a quelle della Palestina mentre continuano a radunarsi gli attivisti in piazza San Bartolomeo a Cagliari per la manifestazione organizzata da A Foras, il movimento lotta contro l’occupazione militare della Sardegna, anch’esso con le sue bandiere.

«Come ogni 2 giugno A Foras è in piazza». Ad aprire il corteo pronto a dirigersi verso il Poetto, lo striscione del comitato organizzatore e una enorme bandiera della pace. Oltre cinquecento le attiviste e gli attivisti scesi oggi in piazza. «La data del 2 giugno è simbolica: ci riappropriamo del giorno in cui viene celebrata la Repubblica italiana, che considera la nostra terra un’area da cui trarre profitto, utilizzandola a proprio piacimento e adattandola a diversi eserciti, alle multinazionali dell’energia e alle persone più ricche del mondo», affermano gli organizzatori.

«Il 66% del demanio militare italiano si trova nella nostra isola, ma anche tutto il resto della Sardegna viene utilizzata dai militari: a Teulada, Quirra e Capo Frasca ci sono i poligoni più grandi d’Europa, ma l’occupazione militare insiste anche sugli altri paesi e città, aumentando ogni giorno di più, senza sosta, come vediamo ad esempio nei terreni confiscati e nelle zone costiere interdette militarmente, per rendere possibile la costruzione del Tyrrhenian link o nei famosi Cpr, controllati a vista dall'esercito».

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