Riduzione della Tari a Cagliari? Farris: «Solita panzana dei 5 Stelle»
Il consigliere comunale d’opposizione: «La Giunta usa 9 milioni regionali, quindi dei sardi, destinati alla raccolta dei rifiuti dei non residenti. Ma la città sembra una periferia del terzo mondo»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Le solite panzane dei Cinque Stelle». Il consigliere comunale d’opposizione di CiviCa24, Giuseppe Farris, va all’attacco contro l’assessora ai Servizi tecnologici del Comune di Cagliari, Luisa Giua Marassi, che ha annunciato l’imminente recapito delle cartelle di pagamento della Tari con una riduzione degli importi a carico dei cittadini.
«Contestualmente», sottolinea Farris, «ammette che il costo complessivo del servizio di raccolta e di igiene del suolo, pagato sempre da Pantalone, cresce».
Una contraddizione, visto che l’intero costo del servizio è a carico dei cagliaritani, che lo sostengono attraverso la Tari. «Le somme che coprono questa riduzione», accusa il consigliere di minoranza, «non derivano da una gestione più efficiente, ma da contributi regionali, ben 9 milioni di euro», sempre dei sardi, «che erano stati destinati alla pulizia delle strade e alla raccolta dei rifiuti dei non residenti».
In pratica «i soldi destinati per garantire una maggiore pulizia vengono dirottati per fare apparire la tassa più leggera. Ma la Tari resta salata, tre la più care d’Italia», dice Farris, «nonostante un altissimo livello di differenziata, mentre la città tutta assomiglia sempre più a una periferia del terzo mondo. Chi ci guadagna?».
(Unioneonline/E.Fr.)