Una festa in spiaggia con più di 150 giovani, molti minorenni. Eppure nessuno ha visto Mariano Olla allontanarsi, magari sentirsi male e finire in mare. E poi nemmeno una persona che abbia notato il corpo del sedicenne di Sestu a pochi metri dalla riva, prima che le correnti lo portassero verso sinistra, in direzione Sant’Elia. Neanche chi ha raggiunto proprio con Olla il luogo della festa pubblicizzata sui social si è interrogato sull’assenza dell’amico quando era giunta l’ora di tornare a casa.

Le indagini della Squadra Mobile sulla tragica morte del ragazzo vanno avanti nonostante il muro di «non ricordo», «mi sembra» e soprattutto dei silenzi di chi, probabilmente, potrebbe riferire qualche elemento utile per capire cosa sia accaduto al sedicenne e perché sia stato trovato senza vita verso le 7 di sabato scorso da alcuni pescatori. Sono stati sentiti più di dieci giovani che quella notte erano lì, ma dai loro racconti non sono emersi elementi utili alle indagini.

Intanto oggi il medico legale Roberto Demontis svolgerà l’autopsia sul corpo del sedicenne, come disposto dalla pm Diana Lecca. Si indaga per omissione di soccorso. Altro mistero è quello del telefonino del giovane, molto probabilmente è in mare ma non è stato ancora ritrovato.

Mariano Olla frequentava l’istituto Meucci, era un grande appassionato di musica, palestra e moto. Sui social un fiume di messaggi di dolore. Ma viene rimarcato anche il fatto che nessuno si sia accorto di niente. «Perché è rimasto solo?» «Possibile che nessuno sia intervenuto?» E c’è anche chi scrive: «Mariano, avrai giustizia».

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