Fine settimana torrido sul fronte delle aree idonee. I Comitati sono mobilitati e hanno già annunciato il proposito di scendere in piazza. Lo faranno di sicuro oggi alle 9.30 in piazza del Carmine a Cagliari, all'interno del primo sciopero generale contro la Finanziaria, per rappresentare soprattutto la ribellione sarda contro la speculazione energetica. L'iniziativa è preparatoria di un'altra grande kermesse in un luogo simbolico della lotta contro l'assalto all'Isola. Contro le pale ad Alghero domani in piazza anche il Movimento del popolo sardo. Il via alle 15.30 con il raduno a Porta Mare.

La terra cova la brace della ribellione da quando, nello scorso weekend, il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. «È la dimostrazione palese che la norma statale si impone, scavalcando la nostra autonomia Statutaria, per ragioni di preminente interesse nazionale», fa sapere dal comitato di Orgosolo Mario Rubanu. «Ora posso solo dire che aspettiamo che la Pratobello24, la legge da quasi 211mila firme che giace in qualche cassetto di via Roma e che dovrebbe mettere al riparo la Sardegna da altre speculazioni, venga approvata dal Consiglio regionale. Del resto, si sapeva dall'inizio che la Legge 20 era una accozzaglia di "pensierini" partoriti in fretta e furia».

La manifestazione si muoverà da Piazza del Carmine verso il Consiglio. «Sabato, al suo arrivo a Nurallao per ragioni istituzionali, il presidente Comandini ha trovato ad attenderlo diversi striscioni che gli ricordavano le 210.729 firme della Pratobello24 che ha accantonato in qualche sgabuzzino», dice Luigi Pisci, del Comitato Sarcidano. «Gli ribadiremo l'invito a portare in Consiglio la Pratobello24 e, a tutta la politica sarda, di muoversi per a bloccare in Parlamento l'osceno Dl energia che viene a prendersi le nostre terre e le nostre acque».

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