Pistola, coltello e katana: spari e violenza a Sant’Elia. Due arresti, coinvolto anche un 17enne
La ricostruzione della lite di venerdì sera, degenerata in una brutale spedizione punitiva, che ha provocato sgomento e terrore tra i residenti(Foto Polizia)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lesioni personali pluriaggravate e porto abusivo di arma clandestina: sono le accuse di cui dovranno rispondere i protagonisti della violenta lite scoppiata venerdì sera nel quartiere cagliaritano di Sant’Elia e degenerata in spedizione punitiva. Si tratta di due uomini di 50 e 28 anni, ma nella vicenda è coinvolto anche un minorenne di 17 anni.
L’allarme è scattato attorno alle 19.40, quando numerose segnalazioni al numero d’emergenza 112 hanno denunciato un violento litigio tra più persone, nei pressi di un bar di via Schiavazzi, con i testimoni che hanno riferito di aver «udito distintamente l’esplosione di colpi d’arma da fuoco».
Sul posto sono così intervenute diverse Volanti della Polizia e gli equipaggi della Squadra Mobile, che hanno trovato due persone, a terra, davanti al locale.
I due – soccorsi dal personale del 118 – presentavano diverse ferite: in particolare, uno era stato colpito da un proiettile al fianco sinistro e aveva anche una ferita lacero-contusa alla testa; l’altro, invece, presentava lesioni da arma da taglio alla schiena. Trasportati d’urgenza all’ospedale Brotzu, entrambi sono stati ricoverati e curati, con una prognosi rispettivamente di 30 e 21 giorni.
Le indagini sono scattate immediatamente. L’analisi dei filmati di videosorveglianza interni al locale e le testimonianze raccolte sul posto hanno permesso agli investigatori di ricostruire la dinamica dell’aggressione e identificare tre autori: oltre al 50enne e al 28enne anche un minorenne di 17 anni.
Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, l’aggressione si sarebbe consumata all’esterno del bar: uno dei tre avrebbe esploso un colpo di pistola, colpendo la vittima alla gamba, mentre gli altri due sarebbero intervenuti armati, rispettivamente di una katana e di un coltello, usati per l’aggressione.
All’origine del violento episodio ci sarebbe stato un precedente litigio avvenuto circa mezz’ora prima, durante il quale la vittima della sparatoria avrebbe aggredito fisicamente uno degli arrestati. A seguito della sparatoria, i tre aggressori si sarebbero poi allontanati a bordo di un’auto.
Contattati dagli agenti, i tre si sono presentati spontaneamente, ammettendo i fatti. La pistola utilizzata è stata successivamente rinvenuta grazie alla collaborazione di uno degli indagati.
I due presunti autori maggiorenni sono stati poi arrestati per lesioni personali pluriaggravate e porto abusivo di arma clandestina e accompagnati presso il carcere di Uta. Il minorenne, invece, considerata l’età e l’ammissione di responsabilità, è stato affidato ai genitori.
(Unioneonline)
