Il lungo addio a Nenè sembra non finire mai, e forse sarà proprio così.

Un lunghissimo applauso ha accompagnato il feretro di Claudio Olinto De Carvalho mentre attraversava la navata della Basilica di Bonaria.

E applausi lo hanno accolto anche all'uscita, poco prima delle 17, dove tantissime persone, quelle che non hanno trovato posto dentro, lo hanno atteso fuori .

Non sono mancati cori da stadio e bandiere rossoblù.

Per l’ultimo saluto a Nenè, sono arrivati in tantissimi: il primo a entrare in chiesa, dietro il feretro, è stato un commosso Gigi Riva.

Sotto l’altare, Rombodituono ha steso sopra la bara la maglietta bianca con i bordi rossoblù con il numero 8.

La maglia di Nenè, il suo caro amico, uno degli eroi del Cagliari dello scudetto, scomparso nella notte tra venerdì e sabato dopo una lunga malattia, all'età di 74 anni.

“La sua scomparsa è un grande dolore”, dice Rombodituono.

“A lui dico grazie, per quello che ha fatto per me e per la squadra, senza di lui non credo che il Cagliari avrebbe ottenuto certi risultati”.

A salutarlo, oltre Riva, c’erano anche molti altri ex rossoblù: da Poli a Reginato, da Tomasini a Greatti, a Brugnera. Decine i volti noti presenti: Antonello Cuccureddua, Copparoni, Quagliozzi, Roccotelli, Gigi Piras.

E poi i giocatori del Cagliari di oggi: insieme al ds Stefano Capozucca, Joao Pedro e Farias, brasiliani come Nenè. Presente anche il sindaco Massimo Zedda.

“Oggi raccogliamo una lezione importante”, dice nell’omelia Monsignor Arrigo Miglio. “Con il sorriso di Nenè, ricordiamo anche la grande lezione etica che ci ha lasciato con il suo modo di giocare, la sua generosità e il suo amore per questa terra. Nenè è un’icona”.

A monsignor Pier Giuliano Tiddia il ricordo di Nenè come “uomo di fede. Una domenica del 1966 mi chiese di confessarsi, manifestando così la fede che portava con sé da bambino”.

All’uscita della basilica, prima del viaggio verso il cimitero di San Michele, l’omaggio degli Sconvolts che hanno allestito un maxi striscione con su scritto “Ciao Claudio, leggenda rossoblù”.
© Riproduzione riservata