Uova contro i politici in campagna elettorale. È l'ultimo invito alla mobilitazione lanciato dai gestori di “Basta dittatura!”, una chat di Telegram con oltre 40mila iscritti, divenuta in queste settimane uno dei punti di riferimento social della protesta contro il Green pass, dove gli utenti stanno stilando anche "una lista di candidati anti-dittatura da poter votare per le prossime elezioni".

Nelle ultime ore, a parte l'ormai consueta serie di invettive verso il governo Draghi, contro i sindacati che "chiedono il passaporto schiavitù" e non poche proteste da parte di chi si sente "tradito" dalla Lega, è stata pubblicata anche un'esortazione a prendere di mira "le mer... del governo/parlamento" che "in questi giorni vanno in giro a chiedere voti".

"Organizzatevi e andate a salutarli con delle belle uova che si appiccicano cosi bene sul volto - ha scritto il profilo che gestisce la chat -. Fateci sapere anche a noi dove saranno le mer... nelle principali città cosi lo diffondiamo".

Ci sono già le prime segnalazioni di appuntamenti di politici sul territorio e, a chi invita a "non cedere mai alla violenza" e a stare "attenti alle trappole del sistema", arriva una secca risposta dall'amministratore della chat. "E basta con sta paura che succederà qualcosa – spiega – . Lanciare delle uova non ha mai fatto male a nessuno".

Dopo l'annuncio delle manifestazioni per bloccare i treni, andate quasi deserte il primo settembre, sempre da questa chat è partito l'appello a protestare in oltre 120 città domani dalle 18 e "ogni sabato a oltranza "contro il passaporto schiavitù, gli obblighi vaccinali, la truffa Covid, la dittatura instaurata".

Fra gli appuntamenti proposti c’è anche quello a Cagliari in piazza Garibaldi. 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata