La lente delle Procure sulle rinnovabili. A Cagliari il coordinamento delle indagini
Tutti gli esposti saranno presi in consegna dai magistrati della Distrettuale antimafia: obiettivo evitare fascicoli fotocopia e far luce su irregolarità e autorizzazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tutti gli esposti in materia di eolico e impianti rinnovabili sono finiti nella scrivania della sostituta procuratrice della Repubblica di Cagliari, Rossella Spano, titolare di una serie di inchieste – ancora senza ipotesi di reato e senza indagati – che puntano a far luce sul rispetto delle norme in materia di autorizzazioni e sulla regolarità dei progetti già approvati e attualmente in fase di realizzazione.
Ci sarà dunque un’unica indagine ad ampio respiro, sovraintesa dalla Procura distrettuale antimafia, che potrà in seguito interessare gli altri uffici requirenti sardi, qualora dovessero essere formulate delle ipotesi di reato ricadenti nelle rispettive aree di competenza.
Oltre agli esposti presentati in tutte le procure sarde dal Comitato scientifico Insularità in Costituzione, già in passato anche altre associazioni e singoli cittadini avevano formalizzato segnalazioni e denunce nelle varie cancellerie penali di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Lanusei e Tempio Pausania. Per evitare che nascessero indagini-fotocopia, con inutili e costosi doppioni, col via libera del Procuratore Generale, Luigi Patronaggio, di recente sarebbe dunque stata condivisa la decisione di affidare tutto al procuratore distrettuale, Rodolfo Sabelli, e – a cascata – alla sostituta procuratrice Spano.
Gli esposti
Gli ultimi esposti-denuncia presentati in ordine di tempo, come detto, sono stati quelli del Comitato scientifico insularità in Costituzione, coordinato da Maria Antonietta Mongiu e assistito, legalmente, dall’avvocata Rita Dedola. Ma alla cancelleria della Procura di Cagliari, sia di recente che anche lo scorso anno, erano già piovuti altri esposti. Uno ha riguardato il progetto dei 10 aerogeneratori alti circa 200 metri in programma a Villacidro: a presentarlo era stato il “Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica”, affiancato dall'avvocato Michele Zuddas. Contro la stessa centrale erano stati depositati anche un esposto dell’Anfor, l’Associazione nazionale forestali presieduta da Pierino Daveri, e un altro dalle associazioni “Sardegna Pulita” di Angelo Cremone e “Donne ambiente Sardegna” di Lidia Frailis, entrambe assistite dall’avvocata Alessandra Nocco. Altra denuncia con richiesta di verifica da parte della magistratura ha riguardato il Tyrrhenian Link, il cavo sottomarino che dovrebbe collegare Sardegna, Sicilia e Campania. In questo caso, a formalizzare l’esposto, erano stati gli avvocati Giulia Lai e Paolo Pubusa per i comitati “No Tyrrhenian Link di Quartu e Selargius”.
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