La famiglia di Daniele: “Grazie Cagliari”
Il papà e la nonna del bimbo investito: “Sconvolti ma commossi per l’affetto ricevuto”
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Il loro desiderio è «pace e silenzio» per vivere e affrontare intimamente una tragedia troppo grande per chiunque. Ma Stanislav e Yana Ulver, papà e nonna del piccolo Daniele, travolto da uno scooter e ucciso in via Cadello sul suo passeggino spinto dalla madre, trovano la forza per lanciare, attraverso l’Unione Sarda, un messaggio: «Vogliamo ringraziare la città di Cagliari e tutte le persone per le attestazioni di affetto e vicinanza». Perché da martedì Daniele è diventato un pochino figlio e nipote di tutti, sconvolti da quanto accaduto. E il papà e la nonna hanno sentito il «grande e silenzioso abbraccio di tantissime persone».
La volontà
È l’avvocato Francesco Atzori, nominato da Stanislav e Yana Ulver per tutelarli nella triste vicenda giudiziaria che li vede parte lesa, a consegnare la lettera rivolta a tutti: «Desiderano pace e silenzio, ma vogliono comunque manifestare alla città di Cagliari il ringraziamento per le attestazioni di affetto da cui si sentono circondati. Affidano al giornale il desiderio di comunicare a tutti il loro ringraziamento». Queste le parole e il messaggio del papà e della nonna di Daniele: «Affranti e sconvolti da questa tragedia, sentiamo forte il sostegno, l’affetto, la partecipazione e la solidarietà della città di Cagliari, del sindaco, delle istituzioni e di tutti coloro che in un grande silenzioso abbraccio, rispettando la nostra volontà di sopportare in silenzio e nell’isolamento del dolore questo momento così difficile, ci sono stati e ci sono vicini. Ringraziamo tutti per quanto avete fatto per noi ed in particolare il comandante e i colleghi del corpo dei vigili del fuoco di Cagliari e la direzione e i colleghi del tiro a segno nazionale di Cagliari».
L’ultimo saluto
Il giorno prima, in forma privata come da volere della famiglia, nel cimitero di San Michele si sono svolti i funerali del piccolo Daniele. E il bimbo di quindici mesi ora dorme accanto a tanti altri bambini passati su questa terra come un alito di vento. Accanto a papà Stanislav e a mamma Ilaria, di nuovo vicini in questo terribile momento, c’erano i familiari, gli amici più stretti e i colleghi di lui, i vigili del fuoco della caserma di viale Marconi, che hanno portato il piccolo feretro nell’ala del cimitero dove dormono gli angeli. Due le cerimonie, con rito ortodosso e poi cattolico, come stabilito dai genitori che, come accade nella vita, si sono amati e poi lasciati, dedicando tutto il loro amore a quel bambino sorridente e solare. Due genitori che si sono ora trovati davanti a qualcosa di talmente doloroso da lasciarli senza fiato. La famiglia di Daniele dovrà trovare la forza per andare avanti. Potendo contare su un angelo in più in cielo.
Matteo Vercelli
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(Sull’edizione in edicola è stata erroneamente citata la mamma del bambino che è estranea a questo messaggio)