Giallo di Tuvixeddu, c’è Dna maschile sui vestiti di Manuela Murgia
Primi riscontri dalle analisi sugli indumenti della giovane trovata senza vita nel 1995. L’ex fidanzato resta l’unico indagatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
C’è Dna maschile nei vestiti indossati da Manuela Murgia il giorno della morte, avvenuta a Cagliari il 4 febbraio del 1995.
È quanto emerge dalle analisi sugli indumenti, in corso dallo scorso 7 luglio. Sono circa ottanta i campioni estratti, e in uno su quattro ci sarebbe del materiale genetico riconducibile a un uomo.
Ci sarà ancora da approfondire, i campioni dovranno essere amplificati per essere tipizzati in modo più definito, solo in seguito sarà possibile ipotizzare a chi appartenesse quel Dna: al momento è impossibile escludere qualsiasi possibilità, nemmeno quella di eventuali contaminazioni.
La maggior parte dei campioni con materiale genetico maschile è stato estratto dai jeans e dal giubbotto, ma sarebbe presente anche nel reggiseno e negli slip indossati da Manuela.
Nel giallo del canyon di Tuvixeddu - dove fu trovata la sedicenne il giorno dopo la morte - resta uno solo l'indagato per omicidio: l'ex fidanzato di Manuela, oggi 54enne.