Una cinquantina di ciclisti sono partiti da piazza Giovanni XXIII alla volta di viale Marconi. Qui si sono fermati proprio nel punto in cui la notte di giovedì 15 dicembre è stato investito e ucciso Giuseppe Incani, il cuoco di un noto ristorante cagliaritano che stava rientrando a casa a Quartu Sant’Elena in sella alla sua bici. 

L'iniziativa è stata ideata da Fiab Cagliari, la Federazione italiana Ambiente e Bicicletta. Hanno aderito diverse associazioni di ciclisti e anche Legambiente. All'arrivo in viale Marconi, i manifestanti, tutti con indosso la pettorina gialla catarifrangente e una fascia nera al braccio in segno di lutto, hanno posato un mazzo di fiori lì dove è avvenuta la tragedia e hanno osservato un minuto di silenzio. 

«L'iniziativa odierna vuole essere una denuncia – ha detto Virgilio Scanu di Fiab Cagliari – chiediamo immediate prese di posizione da parte delle istituzioni alle quali seguano i fatti: la messa in sicurezza delle strade anche per i ciclisti, con la realizzazione di una pista ciclabile anche qui in viale Marconi. E facciamo un appello agli automobilisti affinché vadano più piano. La velocità è la causa dell'85% degli investimenti mortali di ciclisti e pedoni». 

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