Alla fine, hanno avuto ragione gli automobilisti che ieri non si sono affannati nella corsa verso le stazioni di servizio per rifornire le proprie auto. Come quasi sempre accade, lo sciopero dei gestori delle stazioni di carburante è andato ben lontano da quel 100% di adesioni che non si raggiunge mai, particolarmente questa volta, perché non tutte le sigle che rappresentano i gestori partecipano alla protesta.  

Per quanto riguarda chi aderisce, a seconda dell’organizzazione cui è iscritto sciopera soltanto oggi o, negli altri casi, tiene l’impianto chiuso anche domani. In ogni caso, gli automobilisti hanno continuato a rifornire i propri mezzi durante la mattinata, fiduciosi del fatto che non sarebbe stato necessario mettersi in coda ieri per assicurarsi il pieno.

I gestori, appoggiati dalle compagnie petrolifere, protestano perché le recenti misure stabilite dal Governo, tra cui l’obbligo di esporre un cartello con i prezzi medi del carburante nell’ultimo periodo, a loro parere vuole scaricare su di loro le responsabilità del Governo stesso, che non ha prorogato lo sconto sulle accise che era stato decretato dal precedente esecutivo guidato da Mario Draghi.

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