Cagliari a rischio isolamento via mare, il governo: «Rotta con Civitavecchia poco redditizia»
Il sottosegretario del Mit: «Compagnie disinteressate nonostante il cospicuo finanziamento per la continuità. Affidamento in scadenza, cerchiamo soluzioni alternative»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cagliari rischia di nuovo l’isolamento via mare. La rotta da Civitavecchia, con tappa ad Arbatax «è considerata scarsamente redditizia dagli armatori perché caratterizzata da costi molto elevati e condizionata dalla concorrenza esercitata da altre linee». Inoltre «sia la Commissione europea che l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) hanno espresso perplessità sulla necessità di mantenere la linea in regime di servizio pubblico». Da marzo potrebbe rimanere scoperta, per questo «è stata avviata una attività di confronto e di analisi con gli stakeholder pubblici e privati, in particolare con la Regione, al fine di individuare un assetto di servizio che contemperi nel miglior modo possibile tutte le esigenze». Quelle di trasporto dei sardi e quelle economiche delle compagnie.
Sono parole del sottosegretario al ministero dei Trasporti, Tullio Ferrante, in risposta a un’interrogazione della deputata cagliaritana Francesca Ghirra (Alleanza Verdi-Sinistra) che chiedeva rassicurazioni sul futuro del collegamento marittimo del capoluogo isolano, attualmente garantito solo tre volte la settimana (e con appena due scali in Ogliastra ogni sette giorni).
Ghirra aveva anche criticato la parcellizzazione delle rotte nella gara per la continuità marittima, chiedendo il ritorno all’assegnazione di tutti i collegamenti dei porti sardi con un solo bando, che considera più appetibile.
La linea del governo è diversa: «La scelta di segmentare il piano di continuità marittima con la Sardegna attraverso la messa a bando di singole tratte è il frutto di valutazioni di natura economica che non hanno fatto emergere economie di scala o altre efficienze tali da giustificare l’aggregazione di più lotti», ha spiegato Ferrante. Sicuro che «le linee aggiudicate sono state affidate ad armatori di primo piano sul panorama nazionale, che garantiscono adeguati standard qualitativi e di servizio, sensibilmente migliorati in termini di orari, di velocità commerciale e di estensione delle agevolazioni tariffarie, rispetto alla precedente convenzione con Cin».
Il problema vero è proprio la Civitavecchia-Arbatax-Cagliari «considerata scarsamente redditizia: nonostante il cospicuo sovvenzionamento originariamente previsto a base di gara», ha aggiunto il sottosegretario, «la procedura di affidamento non ha suscitato particolare interesse da parte degli armatori, più orientati a servire altre rotte dove i margini di guadagno sono oggettivamente diversi». Il dialogo è aperto, ha assicurato l’esponente del governo Meloni. La soluzione, però, non c’è ancora. Mentre la scadenza di marzo si avvicina.
Enrico Fresu