Stop alle esercitazioni militari, dismissione di tutti i poligoni, avvio di bonifiche integrali, risarcimenti per tutti i danni subiti in 60 anni di occupazione, riconversione a uso civile dei siti militari, stop ai progetti “dual use”, annullamento dell’intesa tra Regione e ministero della Difesa sulle servitù, cessazione di ogni forma di collaborazione civile e militare tra la Regione Sardegna e i governi che promuovono guerre di aggressione negli Stati senza pace.

I manifestanti (foto Cristina Cossu)

Sono alcune delle rivendicazioni del collettivo "A Foras", formato da molti movimenti, associazioni e cittadini, questa mattina in piazza a Cagliari - il corteo è partito alle 10 da piazza dei Centomila e quest’anno è dedicato al mare - per dire che la Sardegna dev’essere una terra libera, solidale e di pace.

“Chiediamo - dicono i promotori della manifestazione - ai comuni di Cagliari, Sant’Antioco, Bosa, Olbia, Siniscola, e alle autorità portuali di prendere posizione contro il passaggio di mezzi e l’attracco, e l’utilizzo da parte dei militari di ampie porzioni di mare per le loro esercitazioni”.

Il corteo di "A Foras" a Cagliari
La manifestazione è partita da piazza dei Centomila
Uno degli striscioni
I manifestanti hanno chiesto lo "stop" delle esercitazioni militari
Tra le rivendicazioni, l'avvio delle bonifiche
Una fase della protesta
Uno striscione emblematico delle associazioni anti-militariste
Alla manifestazione hanno preso parte diversi movimenti pacifisti

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