Allarme aggressioni sui treni della Sardegna, la Uil: «Aumentare le scorte sui convogli»
Il sindacato dopo l’ultimo episodio su un regionale verso Oristano: «Situazione grave, servono provvedimenti urgenti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Un presidio FS Security stabile in Sardegna, con personale dedicato presente su treni e stazioni; un incremento delle scorte a bordo sulle tratte già note per criticità e aggressioni; Protocolli operativi chiari e uniformi tra azienda, FS Security, Polfer e istituzioni regionali; L’istituzione di un tavolo permanente sulla sicurezza del personale viaggiante; Informazione tempestiva e trasparente verso il personale su eventi critici e misure adottate». Una serie di contromisure urgenti perché «servono interventi immediati, la sicurezza non può essere rimandata».
È quanto propone Uil Trasporti, dopo l’aggressione avvenuta l’11 novembre 2025 su un treno regionale diretto a Oristano, quando un giovane di 20 anni, trovato senza biglietto, ha minacciato il capotreno con un coltello, creando panico tra viaggiatori e personale e solo l’intervento della Polizia Ferroviaria — costretta a ricorrere all’utilizzo del taser — ha evitato conseguenze ben più gravi.
«Questo fatto dimostra che la sicurezza a bordo dei treni regionali sardi non ha più margini di attesa – sostiene Mario Putzolu segretario regionale della Uiltrasporti -. Il nostro sindacato da tempo sollecita l’adozione di misure concrete per tutelare il personale viaggiante e i passeggeri, non è più possibile rinviare decisioni operative».
«Non è più accettabile considerare episodi di questo tipo come fatti sporadici – evidenzia ancora Putzolu - sono invece il risultato di un sistema che da troppo tempo non protegge adeguatamente chi lavora e chi viaggia. Servono provvedimenti immediati. La sicurezza non può più essere rimandata né trattata come un tema secondario. La tutela di chi garantisce il servizio pubblico ferroviario deve essere una priorità reale, non un impegno sulla carta».
(Unioneonline)
