Aerei, un’estate di attese: in ritardo due voli su tre
I sindacati: «Traffico record, organici sottodimensionati per i servizi di terra»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Londra, Oslo, Nizza, Roma, Parma, Bergamo. E ancora: Parigi, Napoli, Manchester. Nell’aeroporto di Olbia i voli in ritardo superano abbondantemente quelli in orario. Nei mesi estivi lo scalo della Gallura diventa l’ombelico di quel mondo che si sposta con trolley e occhiali da sole, e il traffico passeggeri rispetto all’inverno è quasi dieci volte tanto. Basta un intoppo per trasformare una normale attesa agli imbarchi in un tormentato percorso a ostacoli.
Ma anche gli altri scali dell’Isola vanno a pieno regime e il rischio di andare fuori giri è dietro l’angolo. Ci sono giornate, in questa estate dei record – alla fine dell’anno la Regione si aspetta 20 milioni di presenze sul fronte turistico – in cui due voli su tre partono ben oltre l’orario previsto. Il monitoraggio quotidiano del sito Flightradar24.com dice che negli ultimi giorni nell’aeroporto di Olbia il 67% dei collegamenti è decollato in ritardo. Domenica scorsa questa percentuale è arrivata addirittura al 70%. Non va molto meglio a Cagliari, dove in queste settimane l’accelerata del traffico di aerei e passeggeri è evidente. Anche qui le partenze in ritardo sono in maggioranza e rappresentano il 59% (il dato è dell’ultimo weekend). Sorride – si fa per dire – lo scalo di Alghero, dove negli ultimi giorni la percentuale di collegamenti che non hanno rispettato il piano voli ha oscillato tra il 35 e il 40%.
L'articolo completo di Michele Ruffi su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull'App Digital