Aerei, Sardegna sempre più isolata: perso il 79% dei collegamenti
A novembre crollano i voli su Cagliari, Olbia e Alghero, l’allarme dei sindacati. Sulla continuità del futuro anche le ombre legate al difetto nei motori dell’americana Pratt&Whitney che ha costretto a fermare decine di velivoliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nel passaggio dall’estate all’inverno, la Sardegna perde voli e frequenze, con centinaia di tratte in meno. Allarme fra i sindacati, che chiedono un incontro alla Regione anche per conoscere, «una volta per tutte», l’esito delle “Nuove rotte”, il bando da 67 opzioni di volo pensato dall’assessorato ai Trasporti «per superare i limiti della stagionalità».
Al Mameli di Cagliari-Elmas nel picco stagionale si è arrivati a 109 collegamenti quotidiani, adesso sono 33: una perdita del 69,72%. A Olbia, tra l’ultima domenica di marzo e l’ultimo sabato di ottobre, l’aeroporto è stato connesso al mondo con un massimo di 120 voli quotidiani, scesi a 14, una flessione dell’88,33%. Su Alghero, l’estate ha spinto un operativo arrivato al suo massimo a 36 tratte, diventate ora sette, pari a un -80,55%. Il calo regionale complessivo è pesante: -79,53%.
Quanto alle frequenze, da metà gennaio il Cagliari-Bologna non sarà più garantito il martedì; il Cagliari-Verona è programmato cinque giorni su sette. Questo fuori dalla continuità territoriale. Ma ci sono scossoni anche nel perimetro dei voli a tariffe agevolate.
Per Barbara Manca, l’assessore regionale ai Trasporti, gli aeroporti sguarniti «sono le dinamiche del libero mercato: le compagnie aeree scelgono sulla base dei pesi economici delle destinazioni». Quindi, «se la Sardegna sarà capace di crescere in tutti i suoi settori, non solo nel turismo, allora crescerà la domanda di spostamenti e il mercato risponderà
Quanto al bando “Nuove rotte”, «una leva indiretta» nata «per stimolare le connessioni dodici mesi l’anno» l’assessora rassicura: «A giorni comunicheremo gli esiti e stiamo lavorando per una ripubblicazione il prossimo anno».
Sulla continuità del futuro anche le ombre legate al difetto rilevato in alcuni motori prodotti da un’azienda americana, Pratt&Whitney, che hanno spinto al richiamo per controlli di decine di velivoli costringendo, di conseguenza, le compagnie a fermare gli aerei.
